di Laura Bavarese
Con stupore ti trovi tra le mani un libro di non più di cento pagine. "Lo divorerò in poche ore" pensi.
Poi ti immergi in quelle storie e le trovi dense, intense, di un amaro che ti stringe il cuore.
No, non è solito il lamento della rassegnazione. C'è il crudo andare di una terra che si sta lentamente perdendo. Andarsene è una forma di sopravvivenza e di ribellione, contro la
mediocrità che ti soffoca fino a farti morire, contro le ingiustizie e le sopraffazioni di ignoranti, ladri, approfittatori, corrotti e prepotenti.
Si può anche restare e lottare. Ma il rischio inevitabile è l'isolamento, la solitudine. Perché qui non vincono i "buoni". A Sud stanno vincendo "gli altri", quelli che questa terra la vogliono così. Abbandonata.
Perché, come scrive Francesco Pungitore, "c'è tutto un miasma di faccendieri e affaristi nella terra di mezzo che tiene insieme e salda il sistema torbido di interessi che sta portando il Sud a morire". Non è un caso se dal 2007 a oggi sono “scomparse” dal Sud oltre 800mila persone. Sparite perché scappate, con la valigia in mano.
Il libro è acquistabile su Amazon, IBS.it e lafeltrinelli.it e nelle Librerie Feltrinelli di tutta Italia.
Video con recensione (audio di Sofia Guidetti) al libro “Mala tempora! Viaggio a Sud”
Spiazzante. Nessun'altra espressione è più calzante per descrivere il nuovo romanzo di Francesco Pungitore, “Mala tempora! Viaggio a Sud”. Cento pagine di crudo realismo dove il
Sud viene raccontato da una giovane aspirante giornalista piemontese che riscopre le sue origini meridionali e, con esse, l'amore-odio per una terra abbandonata a se stessa. Non c'è speranza, non c'è
retorica, non c'è un lieto fine. Il Sud muore (di spopolamento, di corruzione, di mafia e di malaffare) perché a qualcuno conviene che sia così. Conviene che il merito sia sottomesso alla
raccomandazione, che il lavoro sia ostaggio della burocrazia, che i giovani se ne vadano da quelle “rughe”, da quei vicoli dove solo i vecchi resistono, giocando a carte e ricordando i tempi passati.
“Mala tempora!”: la questione meridionale, come non ve l'ha mai raccontata nessuno.
“Questo progetto editoriale - spiega Pungitore - nasce con l'idea di farne un podcast. Non a caso lo definisco un libro parlato e parlante. Andrebbe, cioè, letto ad alta voce perché
è quasi un racconto orale. Quanto alla trama, parlo di quella guerra civile che si sta combattendo a Sud: onesti contro corrotti, le persone perbene contro gli opportunisti, il merito contro
l'arroganza del clientelismo. La mafia c'è e c'entra pure. Ma è proprio nella zona grigia delle collusioni che sta gran parte del suo potere. Il problema è che questa guerra la stanno vincendo loro,
gli altri, i cattivi e non i buoni. E il Sud mestamente muore, nell'indifferenza di tutti”.