di Francesco Pungitore*
L'elevator pitch, un discorso breve e incisivo per presentare se stessi, un'idea o un progetto, ha origini che risalgono agli anni '90. Due ex giornalisti, Ilene Rosenzweig e Michael Caruso, sono spesso citati come i pionieri di questa forma di comunicazione. Caruso, cercando di attirare l'attenzione del redattore capo della sua rivista, utilizzò l'ascensore (elevator) come occasione per presentare le sue idee in un breve lasso di tempo e colpire (pitch) positivamente il proprio interlocutore. Questa tecnica è stata in seguito adottata e promossa da molti altri, diventando uno strumento essenziale per imprenditori e professionisti.
L'utilizzo pratico
L'elevator pitch è un discorso di brevissima durata, ma estremamente efficace, che può durare anche soltanto un minuto, focalizzato su se stessi, su un'idea o su un progetto imprenditoriale. L'obiettivo è convincere gli ascoltatori a mostrare interesse per quanto si sta proponendo. Un buon elevator pitch dovrebbe includere un'introduzione accattivante, la proposta di valore e una call-to-action chiara. Nel contesto dei colloqui di lavoro, l'elevator pitch assume un ruolo cruciale. È l'occasione per i candidati di presentare se stessi in modo conciso ed efficace, mettendo in luce le proprie competenze, esperienze e aspirazioni professionali. In un mercato del lavoro sempre più competitivo, disporre di un elevator pitch ben strutturato può fare la differenza, permettendo ai candidati di distinguersi e lasciare un'impressione positiva nei confronti dei selezionatori.
Struttura dell'elevator pitch per colloqui di lavoro
Consigli pratici
Come creare un elevator pitch efficace
Per creare un elevator pitch efficace, è essenziale esercitarsi più volte e concentrarsi sia sul contenuto verbale che non verbale. Iniziare con una domanda o una frase che possa catturare immediatamente l'attenzione. È importante anche prepararsi alle domande più comuni e proporre di restare in contatto con gli ascoltatori alla fine della presentazione.
Esempi concreti
Aaron Pugh: nel suo elevator pitch, ha presentato la sua startup Hot Seat, utilizzando un'immagine vivida e un discorso chiaro e convincente per esporre il problema, la soluzione e la proposta di valore.
Katie Sunday: ha vinto una competizione di elevator pitch presentando la sua startup MissApp, dimostrando come un buon discorso possa effettivamente attirare l'attenzione e ottenere il supporto necessario.
Conclusioni
L'elevator pitch è uno strumento potente non solo nel mondo imprenditoriale, ma anche in quello professionale, specialmente durante i colloqui di lavoro. Permette di presentare un'idea, un progetto o se stessi in modo chiaro, conciso e convincente. Con la giusta preparazione, pratica e attenzione ai dettagli, chiunque può creare un elevator pitch efficace e fare una grande impressione in un breve lasso di tempo.
Nel contesto dei colloqui di lavoro, in particolare, l'elevator pitch si rivela un alleato determinante. Offre ai candidati l'opportunità di delineare in modo sintetico ma completo le proprie competenze, esperienze e obiettivi professionali. Un elevator pitch ben articolato può catturare l'attenzione del datore di lavoro, mettendo in risalto il candidato in mezzo a molti e facendo la differenza tra un'opportunità colta e una persa.
La preparazione è fondamentale per un elevator pitch di successo. È essenziale esercitarsi a parlare con chiarezza, sicurezza ed entusiasmo, mantenendo sempre un tono professionale. La personalizzazione del discorso in base al contesto specifico, sia che si tratti di un incontro con un potenziale investitore o di un colloquio di lavoro, è altrettanto cruciale. Mostrare di aver compreso le esigenze e i valori dell'azienda a cui ci si sta rivolgendo può fare una grande differenza.
In un mondo sempre più dinamico e competitivo, l'elevator pitch si conferma uno strumento essenziale per cogliere nuove opportunità. Che si tratti di presentare un'innovativa idea di business o di mettere in luce il proprio profilo professionale durante un colloquio, l'elevator pitch è una chiave strategica per aprire le porte del successo e del proprio riconoscimento professionale.
*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche di Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale. Direttore Tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale