di Francesco Pungitore*
Introduzione
Il concetto pedagogico di “imparare facendo” si riferisce all'idea secondo cui l'apprendimento risulta più efficace e significativo quando gli studenti sono attivamente coinvolti nel processo attraverso esperienze concrete e dirette. Questo paradigma è fondamentale nella scuola di oggi, in cui la formazione dei giovani deve concentrarsi su competenze pratiche e concrete per competere nel mondo del lavoro. Alcuni autori influenti, come John Dewey e Maria Montessori, hanno sottolineato l'importanza del “learning by doing” nella formazione delle nuove generazioni.
John Dewey e l'apprendimento esperienziale
John Dewey, filosofo e pedagogista americano, è stato uno dei pionieri dell'imparare facendo in pedagogia. Dewey sottolineava l'importanza dell'esperienza diretta come base dell'apprendimento e affermava che “l'educazione non è una preparazione per la vita; l'educazione è la vita stessa” (Dewey, 1897). Secondo Dewey, gli studenti dovrebbero essere coinvolti attivamente nel processo di apprendimento, partecipando a attività pratiche e risolvendo problemi reali che li aiutino a sviluppare abilità cognitive, emotive e sociali. L'apprendimento esperienziale, quindi, diventa un elemento cruciale nella formazione dei giovani, poiché consente loro di acquisire competenze e conoscenze che vanno oltre la semplice memorizzazione di contenuti teorici.
Maria Montessori e l'imparare facendo
Maria Montessori, pedagogista italiana di grande rilievo, ha sviluppato un metodo educativo innovativo che ha avuto un impatto significativo sulla pedagogia moderna e che si basa, in larga parte, proprio sull'idea dell'imparare facendo. Il metodo Montessori pone l'enfasi sull'autoapprendimento e l'autonomia, incoraggiando gli studenti a imparare attraverso l'interazione diretta con l'ambiente circostante e le esperienze pratiche. Nelle scuole Montessori, gli educatori fungono da guide piuttosto che da insegnanti autoritari, facilitando il processo di apprendimento e permettendo agli studenti di esplorare e scoprire secondo i propri ritmi e interessi. Le aule Montessori sono attentamente progettate per offrire una varietà di materiali didattici e attività pratiche che stimolano la curiosità, la creatività e lo sviluppo di competenze cognitive, motorie e sociali. In questo contesto, l'imparare facendo è certamente un principio fondamentale del metodo Montessori, poiché si ritiene che gli studenti apprendano meglio quando sono attivamente coinvolti e possono sperimentare direttamente i concetti e le idee che stanno studiando. Questo approccio educativo ha dimostrato di avere un impatto positivo sullo sviluppo globale dei bambini e degli adolescenti, aiutandoli a diventare individui autonomi, responsabili e capaci di affrontare le sfide del mondo reale. “Non possiamo creare osservatori semplicemente dicendo alle persone di osservare, dobbiamo dare loro il potere e i mezzi per l'osservazione” (Montessori, 1966). Questa frase evidenzia l'importanza di fornire agli studenti gli strumenti e le opportunità per apprendere attivamente e sperimentare direttamente i concetti e le idee che stanno studiando. Maria Montessori sosteneva che, invece di limitarsi a impartire nozioni teoriche, gli educatori dovrebbero incoraggiare gli studenti a osservare e interagire con il mondo che li circonda. In questo modo, gli studenti potranno sviluppare competenze critiche e una comprensione più profonda dei concetti, acquisendo una conoscenza che va oltre la mera memorizzazione. Integrando tali principi nel processo educativo, è possibile offrire agli studenti un'istruzione più completa e stimolante.
Benefici dell'apprendimento esperienziale
L'apprendimento esperienziale offre numerosi vantaggi nella formazione dei giovani.
Strategie e metodi per implementare l'apprendimento esperienziale
Per sfruttare appieno i benefici dell'apprendimento esperienziale, gli educatori possono utilizzare diverse strategie e metodi.
Conclusioni
L'apprendimento esperienziale è fondamentale nella formazione dei giovani, poiché offre un approccio educativo più completo ed efficace, basato su esperienze concrete e dirette. Risulta particolarmente interessante, in questo contesto, il dibattito che si è aperto in questi giorni negli ambienti politici italiani sulla necessità di rilanciare gli istituti tecnici e profesionali e di istituire nuovi percorsi di studio centrati sulla valorizzazione del "made in Italy". Questa proposta riconosce l'importanza dell'apprendimento esperienziale e la necessità di avvicinare gli studenti al mondo del lavoro attraverso percorsi formativi più pratici e mirati.
La scuola italiana deve superare l'equivoco di non essere più “né tanto teorica né tanto pratica”, di dialogare poco e male con il mondo dell'impresa e di non riuscire ad essere effettivamente ancora un vero e proprio ponte verso l'occupazione. Per far ciò, è necessario che le istituzioni educative lavorino in sinergia con i diversi attori del territorio, creando percorsi formativi che rispondano alle reali esigenze del mercato del lavoro e valorizzino le risorse locali.
Appare fondamentale riconoscere l'importanza di pedagogisti visionari come John Dewey e Maria Montessori nel contesto dell'istruzione contemporanea. Le loro riflessioni sull'apprendimento esperienziale e l'importanza di un'educazione equilibrata tra teoria e pratica offrono, ancora oggi, solide basi per affrontare le sfide del mondo moderno.
In un'epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti e crescenti esigenze professionali, è essenziale adottare un approccio educativo che prepari adeguatamente i giovani alle sfide del XXI secolo.
Per garantire un'istruzione efficace e incisiva è cruciale che educatori, decisori politici e tutti gli altri stakeholder coinvolti uniscano le loro forze per promuovere e sostenere l'adozione di approcci pedagogici coraggiosi, tali da mettere al centro l'apprendimento esperienziale e l'autonomia degli studenti, al fine di favorire la formazione di cittadini competenti, critici e professionalmente impegnati in modo attivo e responsabile.
*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche della Comunicazione con perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale