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Un paradiso inaspettato: “I Casali di Postaglianadi”

Scoprire la bellezza autentica e il sogno realizzato di un giovane agricoltore nel cuore della Calabria

di Francesco Pungitore*

 

Nell’era del turismo di massa e delle destinazioni patinate, esistono ancora luoghi che non promettono lussi sfrenati o attrazioni da cartolina, ma regalano esperienze autentiche e uniche. Uno di questi è un angolo nascosto nel profondo Sud, a San Vito sullo Ionio, tra le colline della provincia di Catanzaro e le montagne vibonesi, a circa 500 metri sul livello del mare. Qui, lontano ma non troppo dalle affollate spiagge bianche di Soverato e dai boschi di Serra San Bruno, sorge un luogo che sembra uscito da un libro scritto da un coraggioso sognatore: “I Casali di Postaglianadi”.

Non aspettatevi di trovare dimore principesche o ristoranti stellati. Quello che vi aspetta è molto di più: un’antica tenuta restaurata, immersa in una campagna coltivata con amore, dove la vita scorre al ritmo della natura. Animali da cortile, gatti che si aggirano liberi, un ruscello che scivola quieto tra querce e alberi da frutta, sono solo alcuni degli elementi che compongono questo quadro bucolico.

Dietro questa visione trasformata in realtà c’è Roberto Galati, un giovane con la passione per l’agricoltura, che ha deciso di dare una nuova vita a questo podere. Con l’energia della sua giovinezza, Roberto ha creato un piccolo angolo di paradiso dove produce patate, zucchine, peperoncini (che diventano il famoso tabasco di San Vito), fragole, ciliegie, fave, pomodori e altri ortaggi che seguono il ciclo delle stagioni. Tutto rigorosamente “a metro zero”, come ama dire sua madre, Vittoria Camobreco, creativa e brillante sostenitrice di questa impresa.

Ad affiancare Roberto in questa avventura c’è anche Francesco Brancatella, giornalista e inviato Rai, che ha contribuito a rendere i “Casali” - soprattutto d’estate - un luogo di incontri culturali straordinari, fatti di libri, racconti e musica dal vivo. Grazie a loro, “Postaglianadi” non è solo un luogo fisico, ma un’esperienza onirica che diventa realtà, una finestra aperta su un modo di vivere che sembra quasi dimenticato.

Quando si entra in questo mondo, tutto cambia. Si oltrepassa un confine invisibile dove la realtà si mescola con un oltre che ci interroga: se non sia questa la vita vera, quella immersa nella natura e nella bellezza, e non quella frenetica a cui siamo abituati. È qui che molti turisti, in cammino dallo Jonio al Tirreno, si fermano nel loro pellegrinaggio trekking coast-to-coast, attratti dalla promessa di un’oasi di pace e autenticità.

Roberto, con il suo entusiasmo contagioso, è diventato un ambasciatore della sua terra. Porta i suoi prodotti ovunque, e anche se non possono più essere gustati a “metro zero” all’ombra dei “Casali”, anche con qualche chilometro sulle spalle mantengono sempre il loro sapore autentico e genuino.

Se vogliamo davvero parlare di speranza per il Sud, per la Calabria, di riscatto per un Meridione che lotta contro lo spopolamento e le difficoltà, forse dovremmo partire da qui, dai “Casali di Postaglianadi”. Un luogo che non dovrebbe esistere, ma che grazie al coraggio e alla visione di giovani come Roberto, diventa un faro e un esempio.

 

*giornalista

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