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Intelligenze multiple e metacomunicazione 

Un ponte tra la conoscenza di sé e il dialogo con gli altri: come interpretare il non detto, restituendo senso ai messaggi sottesi

di Francesco Pungitore*

 

La teoria delle intelligenze multiple, proposta per la prima volta da Howard Gardner nel 1983, ha rivoluzionato il modo in cui percepiamo e comprendiamo la più alta capacità di pensiero umana. Gardner ha identificato nove diverse intelligenze che riflettono le diverse modalità con cui gli individui percepiscono e interagiscono con il mondo. D'altro canto, la metacomunicazione, ovvero la capacità di comunicare al di là delle parole, interpretando e restituendo senso ai messaggi sottesi, rappresenta un elemento fondamentale per una comunicazione efficace e profonda. Come una più profonda conoscenza e comprensione delle proprie intelligenze predominanti può arricchire e potenziare la nostra capacità di metacomunicare?

Intelligenze multiple e autoconsapevolezza

Gardner ha identificato nove intelligenze: linguistica, logico-matematica, spaziale, musicale, corporeo-cinestetica, interpersonale, intrapersonale, naturalistica, filosofico-esistenziale. La consapevolezza delle proprie intelligenze predominanti non solo facilita l'apprendimento e lo sviluppo personale, ma anche la comprensione di come percepiamo e interpretiamo il mondo che ci circonda. L'intelligenza intrapersonale, in particolare, che riguarda la capacità di comprendere se stessi, le proprie emozioni, desideri e motivazioni, può essere vista come un punto di partenza per sviluppare una comunicazione più autentica e significativa.

 

La metacomunicazione e il messaggio sotteso

La metacomunicazione riguarda tutto ciò che trasmettiamo al di là delle parole: il tono della voce, il linguaggio del corpo, le pause e il contesto in cui il messaggio è inserito. È l'arte di “comunicare sulla comunicazione”, permettendoci di esprimere e percepire il non detto, il sottotesto che accompagna il contenuto esplicito del messaggio. La metacomunicazione diventa cruciale in situazioni in cui le parole da sole non sono sufficienti o in cui il messaggio verbale può essere ambiguo o contraddittorio.

 

Il collegamento tra conoscenza di Sé e metacomunicazione

Comprendere le proprie intelligenze predominanti può offrire una lente attraverso cui interpretare non solo il proprio modo di comunicare, ma anche quello degli altri. Ad esempio, una persona con un'elevata intelligenza interpersonale potrebbe essere particolarmente abile nel decifrare i messaggi non verbali degli altri e, allo stesso tempo, nel trasmettere messaggi non verbali efficaci. La consapevolezza delle proprie modalità preferenziali di elaborazione delle informazioni e di interazione con il mondo può, quindi, facilitare una metacomunicazione più efficace, permettendo una maggiore sintonia con gli interlocutori e una comunicazione più autentica e profonda.

 

Applicazioni pratiche

La fusione tra la consapevolezza delle proprie intelligenze e la metacomunicazione può trovare applicazione in diversi ambiti, dalla pedagogia alla psicologia, dalla leadership alla negoziazione. Chiunque sia interessato a migliorare le proprie competenze comunicative può beneficiare dell'esplorazione e dello sviluppo delle proprie intelligenze multiple, utilizzandole come strumento per arricchire e approfondire la propria pratica comunicativa. 

Nel contesto lavorativo, specialmente in settori come il commercio e i servizi di assistenza clienti, la padronanza della metacomunicazione e una profonda consapevolezza delle proprie intelligenze multiple diventano strumenti inestimabili: permettono, infatti, di interpretare con acutezza le esigenze non espresse del cliente o dell'interlocutore, di anticipare le obiezioni e di costruire una relazione di fiducia e comprensione mutua, fondamentale per la creazione di un'esperienza cliente positiva e per la gestione efficace delle interazioni quotidiane. In un mondo sempre più interconnesso e competitivo, la capacità di comunicare oltre le parole, cogliendo e trasmettendo significati sottesi, diventa un elemento distintivo e un fattore chiave di successo per professionisti e organizzazioni, che possono così garantire un servizio attento, personalizzato e, di conseguenza, altamente valorizzato dal pubblico.

 

Conclusione

La teoria delle intelligenze multiple di Gardner e il concetto di metacomunicazione, sebbene derivino da ambiti di studio differenti, possono convergere per creare un ponte tra la conoscenza di sé e una comunicazione più ricca. Attraverso la consapevolezza e lo sviluppo delle proprie intelligenze predominanti, gli individui possono non solo migliorare il proprio processo di apprendimento e sviluppo, ma anche arricchire la propria capacità di connettersi con gli altri a un livello più profondo e significativo, imponendosi con maggiore abilità nel complesso mondo delle relazioni umane.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche di Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale

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