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Elon Musk sfida i giganti dell'IA con Grok 2

Nel suo annuncio promette di sbaragliare la concorrenza: sarà così?

di Francesco Pungitore*

 

Nell'arena tecnologica globale, un nuovo colosso sta per fare il suo ingresso con promesse che potrebbero riscrivere le regole del gioco dell'intelligenza artificiale. Elon Musk, il visionario imprenditore noto per le sue iniziative dirompenti in vari settori, da SpaceX a Tesla, ha annunciato tramite un post social il lancio imminente di Grok 2, l'ultima evoluzione del modello di IA sviluppato dalla sua xAI. “Grok 2 dovrebbe superare l'attuale intelligenza artificiale su tutti i parametri”, afferma Musk, delineando un futuro dove la sua creazione vuole dominare il panorama tecnologico.

Prestazioni superiori

Grok 2 si pone in diretta competizione con i colossi dell'IA, come il GPT-4 di OpenAI, il Google Gemini di Alphabet Inc., Claude 3 di Anthropic e il Mistral Large, promettendo prestazioni superiori. La strategia di Musk include la distribuzione del modello agli utenti X già dalla prossima settimana, segnando un passo decisivo verso l'accessibilità e l'innovazione. La caratteristica distintiva e sfidante di Grok 2 risiede nella sua promessa di rompere gli schemi: meno censure preventive rispetto ai suoi diretti concorrenti, un linguaggio che si allontana dall'eccessiva retorica per abbracciare un tono ironico e confidenziale, mirando così a un'interazione più umana e autentica.

 

Open source

Una mossa strategica distintiva di Musk è stata quella di rendere Grok open source, un approccio che mira a democratizzare l'IA, facilitando l'accesso agli sviluppatori di tutto il mondo e incoraggiando la collaborazione per il perfezionamento del modello. Questa decisione apre nuove strade per il finanziamento e l'acquisizione di dati cruciali per l'evoluzione di Grok, ponendo le basi per un progresso tecnologico più partecipato. L'enfasi di Musk sull'open source di Grok 2 non è solo una mossa strategica, ma riflette anche un'accusa diretta verso OpenAI, culminata in una causa legale, per non aver onorato gli impegni originari che prevedevano ChatGPT come un modello aperto e democratico.

 

L’allenamento su Twitter

Musk ha utilizzato il vasto database di Twitter per addestrare Grok, sfruttando la ricchezza di interazioni, lingue e contesti sociali presenti sulla piattaforma per affinare la comprensione e la generazione del linguaggio del modello. Questo approccio unico non solo testimonia l'astuzia imprenditoriale di Musk ma anche la sua capacità di integrare le varie facce del suo impero tecnologico per alimentare innovazioni rivoluzionarie. L'acquisto di Twitter da parte di Musk, inizialmente percepito in un certo modo, rivela oggi una strategia ben diversa: l'imprenditore ha chiaramente mirato a sfruttare l'immensa miniera di dati offerta dal social network non tanto per investire nella piattaforma stessa, quanto per addestrare e perfezionare la sua intelligenza artificiale.

 

Un fronte caldo

Sul fronte degli investimenti, l'IA rappresenta una delle aree più calde, con capitali che si aggirano nell'ordine di miliardi di dollari a livello globale. Tuttavia, la distribuzione geografica di questi investimenti evidenzia una disparità significativa, con l'Europa che appare in ritardo rispetto agli Stati Uniti e all'Asia. Il caso di Mistral, unico modello citato nato in Europa, sottolinea questa discrepanza, rivelando come il Vecchio Continente eccella in talenti e competenze ma sia ancora indietro per quanto riguarda gli investimenti seri in ricerca e nel sostegno alle startup.

La sfida lanciata da Musk con Grok 2 non è solo tecnologica ma anche culturale ed economica, invitando a una riflessione sul futuro dell'IA e sulle dinamiche globali che ne determinano lo sviluppo. Con Grok 2, Musk non solo punta a dominare il campo dell'IA ma anche a stimolare un cambiamento nel modo in cui la tecnologia viene sviluppata, distribuita e finanziata. Resta da vedere se questa iniziativa porterà a un reale avanzamento e se solleciterà una ulteriore corsa tra le grandi potenze digitali.

 

Conclusioni: verso l’AGI

Con l'arrivo di modelli avanzati come Grok 2, ci avviciniamo sempre più al concetto di Intelligenza Artificiale Generale (AGI), un traguardo che sembra ormai entro la portata. L'ambizione è chiara: superare i limiti degli attuali sistemi di IA per avvicinarsi a una forma di intelligenza onnicomprensiva, capace di apprendere e operare in qualsiasi dominio di conoscenza, proprio come farebbe un'intelligenza umana. Mentre il mondo attende con impazienza l'avvento di ChatGPT-5, Grok 2 emerge come un serio contendente, incarnando le qualità audaci, ironiche e non convenzionali del suo creatore, Elon Musk. Questa nuova proposta sfida lo status quo, ponendosi come un potenziale game changer nel mercato. Ma riuscirà a imporsi come leader in un'era dominata dall'intelligenza artificiale, dove ogni aspetto della nostra vita sembra già avvolto nel cosiddetto “liquido amniotico” della tecnologia? Solo il tempo potrà svelarlo, ma una cosa è certa: l'innovazione non si ferma mai e Grok 2 potrebbe benissimo segnare l'inizio di un nuovo capitolo entusiasmante nella corsa verso l'AGI.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche di Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale. Direttore Tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale

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