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Aspettando il Ponte di Messina, un viaggio tra le più grandi sfide ingegneristiche della storia

Dalla Grande Muraglia al Tunnel sotto la Manica, quando l’uomo lascia il segno. Ma per l’attraversamento dello Stretto sono davvero tanti i dubbi e le criticità da superare

di Francesco Pungitore*

 

Il recente passo avanti del Governo per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, un progetto che prevede la costruzione di un'imponente infrastruttura per collegare la Sicilia e la Calabria, intanto ci porta a riflettere sulle più grandi opere realizzate dall'uomo nel corso della storia. Tra dighe, muraglie, opere ossidionali e monumenti, l'ingegno umano ha saputo superare ostacoli e sfide per lasciare un segno indelebile nel tempo.

La Grande Muraglia Cinese

Costruita a partire dal III secolo a.C., la Grande Muraglia Cinese è una delle opere più grandi e conosciute al mondo. Estesa per oltre 21.000 chilometri, fu edificata per proteggere l'Impero Cinese dalle invasioni barbariche e per controllare il commercio sulla Via della Seta. La Muraglia è anche l'unica opera realizzata dall'uomo visibile dalla Luna.

Il Ponte di Brooklyn

Inaugurato nel 1883, il Ponte di Brooklyn è uno dei simboli di New York e degli Stati Uniti. Collega Manhattan a Brooklyn attraverso l'East River, e all'epoca della sua costruzione era il ponte sospeso più lungo al mondo. Realizzato in acciaio e granito, è un capolavoro di ingegneria e architettura neogotica.

Il Canale di Panama

Inaugurato nel 1914, il Canale di Panama è una delle opere ingegneristiche più impressionanti mai realizzate. Con i suoi 77 chilometri di lunghezza, permette il passaggio di navi tra l'Oceano Atlantico e il Pacifico, accorciando notevolmente i tempi di navigazione e facilitando il commercio internazionale.

Il Tunnel sotto la Manica

Aperto al traffico nel 1994, il Tunnel sotto la Manica collega il Regno Unito alla Francia attraverso un tunnel ferroviario lungo 50 chilometri, scavato a 75 metri sotto il livello del mare. Un'opera ingegneristica straordinaria che ha rivoluzionato i collegamenti tra i due Paesi.

La Diga delle Tre Gole

In Cina, lungo il corso del fiume Yangtze, si trova la Diga delle Tre Gole, la più grande diga del mondo e uno degli impianti idroelettrici più potenti. Completata nel 2006, l'opera ha richiesto lo spostamento di oltre un milione di persone e ha avuto un impatto enorme sulle risorse idriche e l'ambiente circostante.

E il Ponte di Messina?

Il Ponte sullo Stretto di Messina rappresenta una delle sfide ingegneristiche più ambiziose e controverse degli ultimi anni in Italia. Il progetto prevede la realizzazione di un ponte sospeso con una campata centrale lunga 3200/3300 metri, delle torri alte 399 metri e un'altezza di 65 metri nella parte centrale, per permettere il passaggio sottostante di grandi navi. Il ponte sarà dotato di sei corsie stradali e due binari ferroviari, progettato per resistere a terremoti di magnitudo 7.1 e venti fino a 270 km/h.

Dal punto di vista strategico, il Ponte di Messina potrebbe rappresentare un importante collegamento tra la Sicilia e la Calabria, contribuendo alla crescita economica dell’intero Sud Italia e facilitando i trasporti tra le due regioni. Tuttavia, il progetto ha sollevato numerose criticità, soprattutto in termini di impatto ambientale. La costruzione del ponte comporterebbe infatti la distruzione di aree naturali protette e la possibile alterazione degli ecosistemi marini nello Stretto di Messina. Inoltre, il costo stimato di 10 miliardi di euro ha suscitato polemiche riguardo all'opportunità di investire in un'opera di tale portata, considerando le molteplici esigenze infrastrutturali e sociali del Paese.

Le preoccupazioni legate alla sismicità dell'area interessata dal Ponte di Messina sono un altro elemento critico da considerare nella realizzazione di questa imponente opera infrastrutturale. L'area dello Stretto di Messina è soggetta a terremoti di notevole intensità, come dimostrato dalla storia sismica della regione, che ha visto eventi catastrofici come il terremoto di Messina del 1908, con una magnitudo stimata tra 7.1 e 7.5, che causò la morte di oltre 100.000 persone e la distruzione di gran parte delle città di Messina e Reggio Calabria.

Gli ingegneri coinvolti nella realizzazione del Ponte di Messina sono consapevoli di queste problematiche e, per questa ragione, il progetto prevede che il ponte sia in grado di resistere a terremoti di magnitudo fino a 7.1 della scala Richter. Tuttavia, la sismicità dell'area, unita alle difficoltà geologiche e alle possibili deformazioni del terreno, rende indispensabile uno studio approfondito e un monitoraggio costante dei rischi sismici, non solo durante la fase di costruzione ma anche durante il funzionamento dell'infrastruttura.

Infine, è purtroppo vero che un'opera di così grande portata come il Ponte di Messina, con un costo stimato di circa 10 miliardi di euro, possa inevitabilmente attirare l'attenzione delle organizzazioni criminali, in territori dominati dalla presenza di gruppi mafiosi come la 'Ndrangheta e Cosa Nostra. Sarà, quindi, essenziale stabilire meccanismi di controllo e supervisione per monitorare le diverse fasi del progetto e prevenire infiltrazioni criminali.

In conclusione, la realizzazione del Ponte di Messina è una questione complessa e controversa, che coinvolge svariati aspetti come l'impatto ambientale, le sfide ingegneristiche, i rischi legati alla sismicità, la corruzione e l'influenza della criminalità organizzata. I dibattiti e le polemiche su questa imponente opera infrastrutturale durano da decenni e, nonostante i recenti progressi, rimangono ancora molti dubbi e incertezze sulla sua effettiva futura realizzazione.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche della Comunicazione con perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale

 

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