rivista di opinione, ricerca e studi filosofici
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Navigare nel digitale con la mindfulness 

Pratiche per aiutare a equilibrare la vita e migliorare il nostro benessere 

di Francesco Pungitore*

 

Il mondo è sempre più connesso, e la nostra vita quotidiana è sempre più intrecciata con la rete digitale. Smartphone, tablet, smartwatch - queste tecnologie hanno aperto un universo di possibilità, ma hanno anche portato nuove sfide. Negli ultimi anni, l'uso eccessivo dei dispositivi è stato associato a stress, ansia e perfino a disturbi del sonno. Ma c'è un antidoto che può aiutarci a navigare in questo mare turbolento di notifiche, feed di notizie e messaggi: la mindfulness.

La mindfulness, o “piena attenzione”, è un approccio basato sulla consapevolezza che ci invita a prestare attenzione al momento presente in modo non giudicante. Non si tratta di eliminare i dispositivi digitali dalle nostre vite, ma di usarli in modo più consapevole e intenzionale.

Uno dei modi in cui la mindfulness può essere applicata al nostro uso della tecnologia è attraverso la pratica della “navigazione consapevole”. Questo implica prestare attenzione a come, quando e perché usiamo i nostri dispositivi. Quando prendiamo il nostro smartphone, lo stiamo facendo perché ci serve per un determinato scopo, o stiamo semplicemente rispondendo a un'abitudine inconscia? Quando ci rendiamo conto delle nostre abitudini digitali, possiamo iniziare a fare scelte più consapevoli.

La mindfulness può anche aiutarci a gestire il sovraccarico di informazioni che spesso accompagna l'uso dei media digitali. Quando ci sentiamo sopraffatti, possiamo fare una pausa e ritornare al nostro respiro, radicandoci nel momento presente. Questa pratica può aiutarci a creare uno spazio di calma nel mezzo della tempesta digitale.

Infine, la mindfulness può aiutarci a costruire relazioni più sane con noi stessi e con gli altri nel mondo digitale. Quando usiamo i social media, possiamo farlo con l'intenzione di connetterci autenticamente con gli altri, piuttosto che per confrontarci o per cercare approvazione. E quando ci accorgiamo che la nostra autostima è legata ai “mi piace” e ai commenti, possiamo usare la mindfulness per ricordarci che il nostro valore non dipende dalla reazione degli altri ai nostri post.

Nell'era digitale, la mindfulness non è più un lusso, ma una necessità. Mentre continuiamo a navigare in questo mondo sempre più connesso, la mindfulness può essere la nostra bussola, guidandoci verso un uso più sano e più consapevole della tecnologia.

 

Una panoramica generale

La mindfulness è un concetto che ha le sue radici nel buddismo, ma che è stato adattato e integrato in varie forme di psicoterapia e tecniche di gestione dello stress nel corso degli ultimi decenni. Il termine mindfulness fu utilizzato per la prima volta in un contesto terapeutico da Jon Kabat-Zinn, il fondatore del programma Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR) presso la University of Massachusetts Medical School negli anni '70.

La mindfulness si riferisce alla pratica di concentrare la propria attenzione sul momento presente, accettandolo senza giudizio. È uno stato di consapevolezza aperta e non critica rispetto ai propri pensieri, sentimenti ed esperienze. Invece di essere completamente immersi nei pensieri o di essere distratti dai dettagli della vita quotidiana, la mindfulness ci incoraggia a rallentare e ad osservare attentamente la nostra esperienza interna ed esterna.

Nonostante le sue radici antiche, la mindfulness ha acquisito una notevole risonanza in Occidente solo nel corso degli ultimi decenni, a seguito di ricerche scientifiche che ne hanno dimostrato i benefici. Alcuni studi hanno mostrato che la pratica regolare della mindfulness può contribuire a ridurre lo stress, l'ansia e i sintomi della depressione, migliorare la concentrazione e la memoria, e promuovere il benessere generale.

La pratica della mindfulness non richiede particolari credenze religiose o spirituali e può essere integrata nella vita quotidiana in vari modi, tra cui la meditazione, lo yoga, la terapia cognitivo-comportamentale basata sulla mindfulness e semplicemente prestando maggiore attenzione alle attività quotidiane. Nel contesto del benessere digitale, la mindfulness può offrire un approccio efficace per navigare nell'era dell'informazione, permettendoci di utilizzare la tecnologia in modo più intenzionale e meno stressante.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche della Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale

 

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