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Google Bard, cos’è e come funziona il rivoluzionario chatbot per conversazioni umane

L'intelligenza artificiale cambierà il modo in cui interagiamo con la tecnologia

di Francesco Pungitore*

 

Google Bard, il nuovo chatbot basato sull'intelligenza artificiale sviluppato da Google, promette di simulare conversazioni umane in modo realistico e naturale, rivoluzionando l'interazione tra utenti e macchine. Questo strumento si avvale di tecnologie come l'elaborazione del linguaggio naturale e l'apprendimento automatico per comprendere e rispondere alle domande degli utenti. A differenza di altri sistemi di ricerca, Google Bard riesce a contestualizzare le informazioni e a costruire un discorso coerente, rendendolo estremamente potente e utile.

Potenzialità e limiti

Google Bard è stato progettato specificamente per emulare la comunicazione umana, permettendo agli utenti di effettuare ricerche attraverso query formulate in linguaggio naturale. Basato sulla tecnologia LaMDA di Google e sull'architettura Transformer, Google Bard è un modello generativo testuale che impara esaminando grandi quantità di testi. Grazie alla sua versatilità, il chatbot potrà essere facilmente integrato in siti web, piattaforme di messaggistica e applicazioni.

In futuro, Google Bard potrebbe sostituire completamente il Google Assistant, aiutando gli utenti a gestire la loro vita digitale in modo più smart. Integrato con i servizi di Google, potrà gestire email, generare documenti, creare automatismi e molti altri task complessi. Inoltre, Google Bard diventerà parte integrante del sistema operativo Android, inizialmente sui dispositivi Pixel di Google e successivamente su tutti i dispositivi che montano il sistema operativo.

Nonostante le sue potenzialità, Google Bard presenta alcune limitazioni, come la tendenza a generare contenuti ripetitivi e la presenza di bias nei dati di addestramento. Tuttavia, il suo enorme potenziale per rivoluzionare la comunicazione tra utenti e macchine non può essere ignorato. Con l'integrazione futura in Android e il supporto a nuove lingue, incluso l'italiano, Google Bard potrebbe diventare uno strumento indispensabile per gli utenti di tutto il mondo, migliorando l'interazione con la tecnologia e semplificando la ricerca di informazioni.

Come utilizzare Google Bard: una guida passo-passo

Attualmente, per accedere a Google Bard dall'Italia, è necessario utilizzare una Virtual Private Network (VPN) poiché il servizio non è ancora ufficialmente supportato nel nostro Paese. Il problema può essere facilmente risolto utilizzando un browser come Opera, che offre una funzionalità VPN integrata, permettendo così di aggirare le restrizioni geografiche e di utilizzare il servizio senza problemi.

Per accedere e utilizzare Google Bard, segui questi semplici passaggi per avviare una conversazione con il chatbot e sfruttare al meglio le sue potenzialità.

  1. Visita il sito ufficiale di Google Bard, bard.google.com, dal tuo browser preferito. Per poter interagire con il chatbot, dovrai accedere al tuo account Google.
  2. Inserisci la tua domanda o richiesta nella casella di testo in basso. Puoi digitare o utilizzare il pulsante del microfono per pronunciare direttamente le tue domande.
  3. Premi “Invia” per inviare il tuo prompt a Google Bard. Attendere qualche istante affinché il chatbot elabori la tua domanda o richiesta e ti fornisca una risposta.
  4. Se necessario, continua la conversazione con Google Bard formulando ulteriori domande o richieste, proprio come faresti con un essere umano.

Per ottenere il massimo da Google Bard, puoi utilizzare alcune funzionalità aggiuntive.

  • Nel menu contestuale a sinistra della pagina, troverai le opzioni “Ripristina chat” per resettare la conversazione, “Attività di Bard” per controllare le attività di Bard memorizzate associate al tuo account Google, e un pulsante “FAQ” per accedere alle domande frequenti di Google Bard.
  • Se ritieni che le risposte fornite da Google Bard non siano soddisfacenti, puoi valutare le risposte del chatbot con un pollice in su o in giù, fornendo feedback utili per migliorare la rete neurale di Google Bard.

Ricorda che, nonostante le sue capacità avanzate, Google Bard potrebbe mostrare informazioni inesatte o risposte inappropriate. Inoltre, come tutti i modelli generativi, potrebbe presentare dei bias presenti nel dataset di addestramento. Tuttavia, con l'utilizzo corretto e un po' di pazienza, Google Bard può diventare un assistente virtuale prezioso per la ricerca di informazioni e l'interazione con la tecnologia.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche della Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale

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