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L’intelligenza artificiale nell'arte

La crescente influenza dell’IA come agente di co-creazione

di Francesco Pungitore*

 

Se esiste un settore in cui l'Intelligenza Artificiale ha superato i confini dell'immaginabile, è certamente l'arte. Un campo che una volta era considerato esclusivamente umano, oggi vede l'IA non solo come supporto, ma come protagonista attiva nel processo creativo. Nella prestigiosa casa d'aste Christie's, il 23 ottobre 2018, si è verificato un evento che ha cambiato radicalmente la percezione dell'arte contemporanea. Un'opera intitolata Edmond de Belamy è stata venduta per 432.500 dollari. L'autore? Un algoritmo.

La duplice applicazione dell'IA nell'arte

L'IA è attualmente utilizzata nell'arte in due modi principali: come servizio e come produttore di opere d'arte. Da un lato, l'IA offre servizi che migliorano la fruizione e la diffusione dell'arte, come la catalogazione delle opere e la creazione di strumenti basati sulla realtà virtuale o aumentata per facilitare l'esplorazione e la vendita delle opere d'arte. Dall'altro, l'IA sta diventando un ente creatore di opere d'arte, collaborando con artisti umani o operando in completa autonomia.

L’artista e il robot: un dibattito aperto

La crescente presenza dell'IA nell'arte ha aperto un dibattito sul ruolo dell'artista umano di fronte alla macchina. Quando il filosofo tedesco Martin Heidegger scrisse “Sull'origine dell'opera d'arte”, non avrebbe mai potuto immaginare che il “creatore” potesse essere un algoritmo. Oggi ci troviamo davanti all'origine dell'opera d'arte 4.0, con l'IA che diventa una forza creativa indipendente. Questa transizione solleva questioni significative sul peso dell'intervento umano nella creazione artistica.

 

Il valore della co-creazione

Nel contesto dell'arte, l'IA non si limita ad emulare il processo creativo umano, ma collabora con l'artista in un atto di co-creazione. Questo apre un nuovo campo di riflessione sul futuro della creatività umana. La creatività computazionale è un'estensione della creatività umana o esprime una propria determinazione artistica? E come si inserisce l'errore o il caso nel processo creativo dell'IA?

L'estetica al banco di prova dell'IA

L'aspetto estetico, data la sua complessità, è sempre stato un dominio esclusivamente umano, difficile da ridurre ad algoritmi. Con l'avvento dell'IA, tuttavia, la questione estetica diventa un banco di prova definitivo per esplorare le possibilità e i limiti dell'IA. Che cosa è la creatività? Le macchine possono essere creative? Chi è l'autore: l'artista umano o l'algoritmo? Queste domande aprono un immenso orizzonte di ricerca estetica, filosofica e metafisica, che ci porterà a rivalutare la nostra concezione di arte e creatività nel prossimo futuro.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche della Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale

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