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Come usare bene ChatGPT: scrivere prompt e ottimizzare i risultati

Dal linguaggio naturale alla generazione di contenuti personalizzati

di Francesco Pungitore*

 

Di fronte alle impressionanti capacità di ChatGPT, potrebbe essere facile dimenticare che, alla fine, è sempre una “macchina”. Sebbene possa simulare una conversazione umana con una certa abilità, non possiede (ancora) l'intuitiva capacità di “comprendere” pienamente il linguaggio naturale. Ormai utilizziamo tutti e spesso ChatGPT per ottenere risposte rapide. Lo troviamo integrato nei motori di ricerca e in tante applicazioni. Ma, con semplici input standard, i risultati non sempre sono all'altezza delle nostre aspettative.

Prompt: un’arte

Per migliorare l'efficacia del nostro uso di ChatGPT è, quindi, necessario comprendere l'arte della “prompt engineering”, un'abilità fondamentale nell'elaborazione del linguaggio naturale (NLP). Questa disciplina dell'intelligenza artificiale ci permette di creare input che generano risposte utili e pertinenti da ChatGPT.

Immaginiamo di voler chiedere a ChatGPT di generare un elenco di cose da fare durante una visita a Roma. Un prompt semplice potrebbe essere: “Cosa posso fare a Roma?”. Tuttavia, questa richiesta è molto generica e potrebbe portare a suggerimenti comuni come visitare il Colosseo o la Fontana di Trevi. Ma se siamo interessati a un'esperienza più unica, possiamo fare un prompt più specifico e contestualizzato come: “Come può un appassionato di arte contemporanea trascorrere tre giorni a Roma?”. Questo testo-domanda porta a risultati più specifici e personalizzati.

 

 

Giochi di ruolo

Un altro elemento chiave da considerare nell'uso di ChatGPT è il “ruolo” che gli assegniamo. Per esempio, se desideriamo simulare un'intervista di lavoro, potremmo chiedere a ChatGPT di agire come un responsabile delle risorse umane della nostra azienda o, al contrario, potrebbe impersonare un candidato ideale per il profilo di cui necessita un nostro determinato comparto. Aggiungendo ulteriori dettagli, possiamo creare un'esperienza quasi reale di intervista di lavoro per qualsiasi ruolo.

Supponiamo, poi, di voler scrivere una storia e abbiamo bisogno di aiuto per sviluppare i dialoghi dei personaggi. Invece di chiedere semplicemente a ChatGPT di generare un dialogo, potremmo rendere il prompt più specifico dando un ruolo all'intelligenza artificiale. Ad esempio, potremmo scrivere: “Sei un detective esperto in un romanzo noir. Hai appena scoperto una pista cruciale nel caso e stai spiegando la tua scoperta al tuo partner inesperto. Come suonerà il dialogo?”. In questo modo, otteniamo un risultato che rispetta non solo il contenuto richiesto, ma anche il tono e lo stile del genere letterario.

 

Personalità e stile

Un altro fattore cruciale è l'aggiunta di personalità e stile ai prompt. Questo si rivela particolarmente utile quando vogliamo generare testo per e-mail, articoli di blog, storie o articoli. Ad esempio, possiamo chiedere a ChatGPT di scrivere un blog post umoristico, serioso, formale, informale, amichevole, ecc.

 

Generare informazioni

L'approccio della “generated knowledge” è un'altra tecnica efficace. Questo metodo ci permette di generare informazioni potenzialmente utili su un argomento prima di scrivere un blog post o un articolo. Ad esempio, potremmo chiedere a ChatGPT di produrre prima un elenco di affermazioni o citazioni su una determinata tematica (che a noi serve) e, poi, utilizzare quei contenuti come ispirazione per scrivere un blog post più informativo e coinvolgente.

 

Procediamo per gradi

A differenza di un input standard, l'approccio del “chain of thought prompting” spinge ChatGPT a produrre ragionamenti intermedi prima di fornire una risposta finale. Questo approccio può migliorare significativamente l'accuratezza dei risultati, soprattutto in compiti di ragionamento simbolico, aritmetico e di buon senso.

 

Verificare sempre

Nonostante le numerose potenzialità di ChatGPT, ci sono alcuni errori comuni che le persone commettono quando lo usano per la prima volta. È fondamentale ricordare che ChatGPT non è una fonte infallibile di informazioni precise e che dovremmo sempre verificare le sue risposte. Allo stesso modo, non dovremmo arrenderci dopo un paio di tentativi non riusciti, ma piuttosto cercare di migliorare i nostri prompt per ottenere risultati migliori.

 

Uno schema

Per sfruttare al meglio le potenzialità di ChatGPT, è fondamentale una comprensione adeguata di come strutturare i prompt. Ci sono 22 punti chiave da considerare, tra cui: tono, formato, comportamento, obiettivo, contesto, ambito, parole chiave, limitazioni, esempi, scadenza, pubblico, lingua, citazioni, punti di vista, contro argomentazioni, terminologia, analogie, citazioni, statistiche, elementi visivi, invito all'azione e sensibilità.

 

In conclusione

Riassumendo: è sempre importante continuare a sperimentare l’interazione con ChatGPT senza fermarsi alla prima raffica di domande-risposte; verificare le risposte di ChatGPT, confrontandole con fonti affidabili e utilizzando il nostro giudizio personale; ricordare sempre che, nonostante le sue impressionanti capacità, ChatGPT non sarà mai aggiornato come le ultime notizie o i dati più recenti (ci sono dei tool per potenziare ChatGPT con queste e altre funzionalità aggiuntive, ma qui stiamo parlando della versione “base”); utilizziamo ChatGPT come uno strumento di brainstorming e ispirazione, ma affidiamoci sempre a fonti tradizionali per le informazioni precise e aggiornate.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche della Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale

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