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Quando la fantasia incontra il futuro

Dai racconti di “Black Mirror” alla realtà delle IA adesso usate per replicare voci, pensieri e sembianze di chi non c’è più

di Francesco Pungitore*

 

In un mondo dove la linea tra realtà e fantasia diventa sempre più sottile, i confini dell'innovazione tecnologica sembrano espandersi oltre ogni immaginazione. L'ultimo decennio ha visto un'accelerazione senza precedenti nel campo dell'intelligenza artificiale, portando con sé sviluppi che, fino a poco tempo fa, appartenevano solamente alla sfera della narrativa fantascientifica. Uno dei più affascinanti e, per alcuni, anche inquietanti, avanzamenti in questo ambito è rappresentato da modelli come “Seance AI”, una tecnologia che promette di cambiare radicalmente il nostro modo di interagire con i ricordi dei nostri cari scomparsi.

Black Mirror

La visione di un futuro in cui possiamo “comunicare” con i defunti non è nuova. Serie televisive come “Black Mirror” hanno indagato e anticipato profeticamente, con acume, le potenziali implicazioni etiche e sociali di tecnologie capaci di emulare l'essenza umana dopo la morte. In particolare, un episodio ha introdotto l'idea di ricreare pensieri, voce e aspetto fisico dei defunti per permettere una forma di interazione postuma: “Be Right Back” prima puntata della seconda stagione. In questo racconto, Martha, una giovane donna che ha recentemente perso il fidanzato Ash in un tragico incidente, viene introdotta a una tecnologia rivoluzionaria che promette di colmare il vuoto lasciato dalla sua scomparsa. Un programma sofisticato è in grado di ricreare la personalità di una persona deceduta sotto forma di intelligenza artificiale, permettendo comunicazioni che vanno oltre il semplice scambio di chat testuali. Attraverso l'analisi di messaggi, email e profili sui social media del defunto, l'algoritmo apprende a replicare il modo di parlare e i comportamenti dell'individuo, offrendo a Martha un conforto digitale che sembra sfiorare l'impossibile. La storia prende una svolta ancor più drammatica con l'arrivo di un clone sintetico, che non solo emula la personalità di Ash ma ne assume anche le sembianze fisiche. Questa evoluzione rappresenta un’arma a doppio taglio: da un lato offre la possibilità di un “ritorno” tangibile, dall'altro sottolinea la profonda differenza tra un essere umano e la sua imitazione artificiale, portando Martha a confrontarsi con la dura realtà della perdita. Ma la narrazione di “Black Mirror” non è più relegata al regno della fantasia. Con l'avanzare della tecnologia, la prospettiva di interagire con intelligenze artificiali che emulano i nostri cari defunti sta diventando una possibilità concreta. Ciò che un tempo era considerato pura finzione sta ora diventando realtà con tecnologie come Seance AI.

 

Seance AI

Seance AI oggi promette di offrire “conversazioni personali e autentiche” con versioni virtuali dei nostri cari deceduti. Utilizzando avanzate tecniche di apprendimento automatico, questa intelligenza artificiale è in grado di analizzare e replicare i tratti distintivi di una persona, creando una sorta di avatar virtuale con cui è possibile interagire “per sempre”. Questa tecnologia non è del tutto senza precedenti. In Corea del Sud, l'azienda DeepBrain AI ha sviluppato “Re;memory”, un software che offre un servizio simile, richiedendo agli utenti che intendono lasciare il proprio ricordo “in digitale” di sottoporsi a una lunga seduta di registrazioni video. L'intelligenza artificiale apprende, quindi, la voce e la mimica dell'individuo per creare un'immagine postuma da custodire e capace di interagire con i parenti ancora in vita.

Il dibattito etico intorno a queste tecnologie è, ovviamente, acceso. I modelli di IA adesso sfidano le nostre concezioni più radicali di vita e di morte. La fantasia dei registi di ieri è il nostro presente; resta da vedere quale futuro sceglieremo di costruire con questi nuovi e potenti strumenti a nostra disposizione.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche di Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale. Direttore Tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale

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