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La mia esperienza con Midjourney: l'intelligenza artificiale per creare immagini

Uno strumento che offre risultati davvero sorprendenti per quanto riguarda la qualità grafica e la corrispondenza con le richieste dell’utente

di Francesco Pungitore*

 

L’intelligenza artificiale propone, ormai, vari utilizzi nel nostro quotidiano. Tra i tanti modelli a disposizione ho voluto testare il notissimo Midjourney un sistema per la creazione di immagini a partire da semplici prompt di testo. Nelle righe seguenti, vi racconto la mia esperienza e come realizzato progetti visivi di alta qualità con un tocco di ironia, fantasia e fantascienza!

Cos'è Midjourney

Midjourney è un sistema di intelligenza artificiale che converte brevi descrizioni testuali in immagini dettagliate e di alta qualità. Utilizzando algoritmi avanzati, Midjourney riesce a interpretare le parole inserite e a generare opere visive che corrispondono alle richieste dell'utente. Durante la mia esperienza, ho testato questo strumento inserendo prompt di testo legati al mondo fantasy e alla fantascienza, ottenendo risultati davvero sorprendenti per quanto riguarda la qualità grafica e la corrispondenza con le mie richieste. Ho anche provato a giocare con l’attualità, creando una simpatica vignetta ironica nella quale Trump e Biden sorseggiano allegramente una birra al pub.

In termini tecnici, una IA come Midjourney si basa su algoritmi di deep learning e reti neurali artificiali, in particolare le Generative Adversarial Networks (GAN). Questi modelli di intelligenza artificiale sono stati progettati per apprendere e generare nuovi contenuti partendo da un vasto insieme di dati di addestramento, come immagini e descrizioni testuali.

Le Generative Adversarial Networks (GAN) sono costituite da due componenti principali: un generatore e un discriminatore. Il generatore è responsabile della creazione di nuove immagini a partire da descrizioni testuali, mentre il discriminatore ha il compito di distinguere tra immagini reali e immagini generate artificialmente. Durante il processo di apprendimento, il generatore e il discriminatore competono l'uno contro l'altro, migliorando continuamente le loro capacità.

Il generatore inizia creando un'immagine a partire da un input casuale, che viene poi sottoposta al discriminatore. Quest'ultimo valuta se l'immagine sia reale o generata artificialmente. Se il discriminatore riconosce correttamente l'immagine come artificiale, il generatore aggiorna i suoi parametri per migliorare la qualità dell'immagine successiva. Questo processo iterativo continua finché il generatore produce immagini che il discriminatore non riesce più a distinguere dalle immagini reali.

Per addestrare un modello come Midjourney, gli sviluppatori utilizzano un vasto insieme di dati contenenti immagini e le relative descrizioni testuali. Il modello apprende quindi a generare nuove immagini basandosi sulle caratteristiche e sui pattern presenti nel dataset di addestramento. Grazie a questo processo, Midjourney è in grado di interpretare prompt testuali e generare immagini dettagliate e di alta qualità che corrispondono alle richieste dell'utente.

 

Altre IA simili: Dall-E e Canva

Midjourney non è l'unico strumento basato sull'intelligenza artificiale per la creazione di immagini. Anche Dall-E e Canva, per esempio, si basano su simili tecnologie. Dall-E, sviluppato da OpenAI, è un altro sistema di IA che trasforma le descrizioni testuali in immagini. Canva, invece, è un'applicazione di design grafico online che integra funzionalità basate sull'intelligenza artificiale per semplificare e migliorare l'esperienza dell'utente nella creazione di progetti visivi.

 

I campi di applicazione: lavoro, scuola

Le potenzialità di Midjourney e di altre IA simili non si limitano al mero intrattenimento. Questi strumenti possono essere utilizzati in diversi ambiti, come il lavoro e la scuola. Ad esempio, professionisti del marketing e del design possono sfruttare l'intelligenza artificiale per realizzare immagini accattivanti e personalizzate per i loro clienti. Gli studenti e gli insegnanti possono utilizzare queste tecnologie per rendere più interessanti e coinvolgenti le loro presentazioni, progetti e lezioni.

 

Conclusioni

La mia esperienza con Midjourney mi ha permesso di scoprire le incredibili possibilità offerte dall'intelligenza artificiale anche nel campo della creazione di immagini. Ho potuto constatare in prima persona come questo strumento sia in grado di generare grafiche di alta qualità e corrispondenti alle mie richieste, rendendo l'attività di scoperta interessante e divertente. In un mondo sempre più digitalizzato, l'uso di tecnologie come Midjourney, Dall-E e Canva può rivoluzionare il modo in cui creiamo e condividiamo contenuti visivi, sia nella sfera professionale che in quella educativa. L’'intelligenza artificiale può essere l'inizio di un viaggio affascinante, da scoprire e sperimentare per arricchire la creatività e le competenze in diversi ambiti della vita.

Tuttavia, va sottolineato che l'interfaccia di Midjourney, al momento, non è particolarmente user-friendly e richiede di superare alcuni passaggi un po' farraginosi prima di arrivare alla schermata per la creazione di immagini. Per accedere a Midjourney, è necessario registrarsi e navigare attraverso diversi menu e opzioni prima di trovare la funzione desiderata. Inoltre, è utile prevedere una curva di apprendimento iniziale per familiarizzare con gli strumenti e le impostazioni disponibili.

Nonostante queste piccole difficoltà, devo ammettere che alla fine il gioco… vale la candela. Midjourney offre un'esperienza unica nel suo genere, permettendo agli utenti di esplorare la propria creatività e generare immagini sorprendenti con pochi clic. Per accedere a Midjourney, vi consiglio di visitare il loro sito web all'indirizzo https://midjourney.com/.

In conclusione, pur avendo un'interfaccia che potrebbe essere migliorata in termini di user-friendliness, Midjourney rappresenta comunque un'opportunità straordinaria per scoprire le potenzialità dell'intelligenza artificiale nella creazione di immagini. Spero che questa recensione vi abbia dato una panoramica utile su cosa aspettarvi da questo strumento e vi invito a sperimentare voi stessi per apprezzare appieno le sue capacità!

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche della Comunicazione con perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale

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