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Intelligenza Artificiale: dalla IA debole alla IA forte

Grandi scienziati e istituti di ricerca mondiali stanno dedicando tempo, risorse e talento in questo settore

di Francesco Pungitore*

 

L'Intelligenza Artificiale può essere classificata in base al suo livello di capacità e funzionalità, individuando generalmente due tipi principali: IA debole (o limitata) e IA forte (o generale).

Definizioni ed esempi

Intelligenza Artificiale debole: questo tipo di IA è quello più diffuso nel mondo attuale. L'IA debole è progettata per eseguire un compito specifico e predefinito, come il riconoscimento del linguaggio naturale, la classificazione delle immagini o la previsione dei dati. Nonostante queste macchine possano sembrare “intelligenti” nello svolgimento del loro lavoro, non possiedono una comprensione autentica del mondo. Un esempio di IA debole è un assistente virtuale come Siri o Alexa: può rispondere alle domande degli utenti e compiere una serie di funzioni, ma non ha consapevolezza di sé e non capisce veramente ciò di cui sta parlando.

Intelligenza Artificiale forte: questo tipo di IA, anche conosciuta come Intelligenza Artificiale Generale (AGI), rimane ancora largamente teorica e non esiste concretamente al momento. L'IA forte è concepita per avere la capacità di comprendere, apprendere, adattarsi e implementare il ragionamento in un'ampia varietà di contesti, non diversamente da un essere umano. Essa dovrebbe essere in grado di eseguire qualsiasi compito intellettuale che un essere umano può fare, e di avere una forma di autoconsapevolezza e comprensione del mondo. Sebbene siano in corso ricerche in questo campo, l'IA forte resta ancora un obiettivo a lungo termine per la comunità scientifica.

 

Progressi e sfide

La distinzione tra IA debole e IA forte è fondamentale per comprendere il progresso e le sfide attuali nell'ambito dell'Intelligenza Artificiale. L'IA debole ha apportato notevoli progressi e ha già avuto un impatto significativo in vari settori. Al contrario, l'IA forte rimane un campo di ricerca aperto, con sfide tecniche e filosofiche significative da superare.

La ricerca per la realizzazione di un'Intelligenza Artificiale forte, peraltro, è un campo vivace e in costante sviluppo, con molti dei più grandi scienziati e istituti di ricerca mondiali che dedicano tempo, risorse e talento in questo settore.

Uno dei nomi più influenti nel campo dell'IA forte è Ben Goertzel, CEO e fondatore di SingularityNET, una piattaforma blockchain per l'IA. Il suo lavoro si concentra sullo sviluppo di un'IA capace di apprendere da sola, comprendere e risolvere problemi complessi in diversi campi.

OpenAI, un istituto di ricerca sull'Intelligenza Artificiale con sede negli Stati Uniti, è un altro attore chiave in questo ambito. OpenAI ha come obiettivo esplicito di garantire che l'Intelligenza Artificiale Generale (AGI) possa essere utilizzata per il beneficio di tutti, e per prevenire usi che potrebbero nuocere all'umanità o concentrare indebitamente il potere. OpenAI è noto per aver sviluppato ChatGPT, il potente modello di linguaggio che utilizza il machine learning.

DeepMind, una sussidiaria di Alphabet (la società madre di Google), è un altro centro di ricerca di rilievo. DeepMind si è distinto per il suo lavoro sul machine learning e le reti neurali, e ha sviluppato AlphaGo, il programma che ha sconfitto il campione mondiale del gioco Go, una pietra miliare storica nell'ambito dell'IA.

 

L’impegno economico degli Stati

Parallelamente all'attività della ricerca privata, vari governi stanno riconoscendo l'importanza strategica della IA e stanno investendo ingenti somme per supportare la ricerca e lo sviluppo in questo campo.

Gli Stati Uniti, ad esempio, hanno avviato il “National AI Initiative Act”, che prevede investimenti miliardari nel campo della ricerca sull'IA. Questa iniziativa mira a sostenere l'innovazione, la formazione di una forza lavoro adeguata, e l'istituzione di centri di ricerca e laboratori dedicati.

La Cina, dal canto suo, ha dichiarato la sua ambizione di diventare leader mondiale nell'IA entro il 2030. Il governo cinese sta incentivando la ricerca e lo sviluppo nell'IA attraverso sovvenzioni e partenariati pubblico-privati.

L'Unione Europea non è da meno e ha approvato un piano di investimento nell'IA e in tecnologie di data processing, come parte della sua strategia digitale. Questo piano prevede un investimento di 20 miliardi di euro all'anno per il prossimo decennio.

Riassumendo, l'Intelligenza Artificiale forte è un campo di ricerca cruciale, con la partecipazione di eminenti scienziati, centri di ricerca di punta e un impegno significativo da parte dei governi di tutto il mondo. Sebbene sia ancora un obiettivo a lungo termine, la IA forte promette di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con la tecnologia e il mondo in generale. L'impegno collettivo in questo campo dimostra che, nonostante le sfide, l'ambizione di creare un'IA che possa effettivamente “pensare” come un essere umano non è solo un sogno di scienza fantascienza, ma un obiettivo scientifico e tecnologico concreto.

 

ChatGPT capisce e pensa?

ChatGPT, sviluppato da OpenAI, rappresenta un esempio di grande rilevanza nel panorama attuale dell'IA. Si tratta di un modello di linguaggio avanzato che sfrutta una forma di machine learning chiamata “transformer architecture” per comprendere e generare testo in modo coerente e contestualmente appropriato.

ChatGPT è un modello di linguaggio che sfrutta un approccio all'apprendimento automatico chiamato deep learning. È stato addestrato su una vasta gamma di dati provenienti da Internet e riesce a generare risposte afferenti a un'ampia varietà di argomenti in modo coerente e a volte sorprendentemente accurato.

Tuttavia, ChatGPT non comprende veramente il significato del testo in modo analogo a come fa un essere umano. Il modello genera risposte basandosi sui pattern nei dati di addestramento, ma non “capisce” il contenuto nel senso umano del termine.

Sebbene ChatGPT rappresenti un notevole passo avanti nella generazione di linguaggio naturale, non può essere considerato un esempio di IA forte. L'IA forte, infatti, implica una comprensione e un'elaborazione del mondo che vanno ben oltre la capacità di un modello di linguaggio come ChatGPT. Un'IA forte dovrebbe essere capace di comprendere, apprendere, adattarsi e applicare la conoscenza a una varietà di compiti e situazioni in modo autonomo, proprio come un essere umano.

Pur non essendo un'IA forte, ChatGPT è comunque un importante passo avanti verso questo obiettivo. Dimostra che le macchine possono apprendere da enormi quantità di dati e generare risposte che possono sembrare coerenti e sensate agli esseri umani.

 

Un percorso lungo, un traguardo ambizioso

Mentre la ricerca sull'IA continua a progredire, si spera che modelli come ChatGPT possano evolvere verso forme di intelligenza artificiale sempre più sofisticate. Il percorso verso l'IA forte è ancora lungo e complesso, ma modelli come ChatGPT rappresentano passi significativi lungo la strada.

L'obiettivo finale, ovvero l'IA forte, è un traguardo ambizioso che richiederà ulteriori breakthrough scientifici e tecnologici. Tuttavia, grazie al lavoro di scienziati e ricercatori in tutto il mondo, sostenuto da ingenti investimenti, l'idea di un'IA capace di “pensare” come un essere umano non è più un'ipotesi remota, ma un risultato concreto sempre più alla portata.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche della Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale

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