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Un secolo per colonizzare Marte, la grande sfida dell'umanità

Sei mesi di viaggio e 500 miliardi di dollari solo per riuscire ad arrivare sul pianeta rosso. Poi dovremo iniziare con la terraformazione… sempre confrontandoci con le domande fondamentali sulla nostra esistenza e sulla nostra posizione nell'universo

di Francesco Pungitore*

 

Mentre la maggior parte delle persone del nostro pianeta è impegnata a sbarcare il lunario e magari si chiede anche come pagare la prossima bolletta del gas, stati come USA, Emirati Arabi e Cina stanno investendo svariati miliardi di dollari per programmare lo sbarco su Marte. Non ultimo, il visionario e ricco imprenditore Elon Musk (OpenAi, Tesla, SpaceX) ipotizza la creazione di colonie marziane, con milioni di abitanti, già entro la fine del secolo. Come sarà, dunque, il nostro futuro? Rosso come Marte o come le cifre in fondo all’estratto conto in banca?

Perché andare su Marte?

La corsa allo spazio non è mai stata così accesa, con la colonizzazione di Marte come nuova sfida dell'umanità. Tra i motivi principali, l'indipendenza energetica, l'estrazione di risorse preziose e, perché no, l'orgoglio nazionale. E poi, diciamocelo, conquistare il vicino di casa siderale ha un fascino tutto suo. Ora, se potessimo usare l'energia dei razzi per scaldare anche le nostre case... Comunque, a parte tutto, il pianeta rosso ci aspetta.

Marte, quarto pianeta del sistema solare e secondo pianeta più piccolo, dista in media circa 225 milioni di chilometri dalla Terra. Viene considerato il più simile al nostro pianeta per diverse ragioni. La durata del giorno marziano, chiamato “sol”, è di circa 24 ore e 39 minuti, molto vicina a quella terrestre. La sua inclinazione assiale di circa 25 gradi gli conferisce stagioni simili a quelle della Terra, sebbene più lunghe a causa dell'anno marziano più esteso, di 687 giorni terrestri.

Inoltre, la presenza di calotte polari, formate principalmente da ghiaccio d'acqua e anidride carbonica, e la scoperta di tracce di acqua liquida sotto la superficie marziana, rendono Marte un candidato ideale per la ricerca di vita extraterrestre passata o presente. La sua atmosfera sottile, composta prevalentemente di anidride carbonica, potrebbe anche offrire opportunità per la terraformazione e la creazione di un ambiente più simile a quello terrestre.

In sintesi, Marte è un affascinante vicino di casa siderale che ci offre l'opportunità di esplorare nuove frontiere e ampliare le nostre conoscenze sull'universo e sulle possibilità di sopravvivenza umana oltre la Terra.

Problemi e sfide tecnologiche da superare

Per realizzare il sogno marziano, bisogna superare alcuni ostacoli non da poco. Innanzitutto, occorre sviluppare tecnologie per viaggi interplanetari più veloci e sicuri. Poi, una volta giunti sul suolo marziano, bisogna trovare un modo per creare ossigeno, estrarre acqua e produrre cibo. E non dimentichiamoci di proteggerci dalle radiazioni e dai venti solari! Insomma, se pensavate che il Wi-Fi lento fosse un problema, provate a immaginare una connessione interplanetaria.

Attualmente, un viaggio verso Marte richiede tra i 6 e gli 8 mesi, a seconda dell'allineamento tra i due pianeti e della velocità della navicella spaziale. Durante questo lungo periodo di tempo, gli astronauti devono convivere in spazi ristretti, affrontare problemi di salute legati alla mancanza di gravità, come l'atrofia muscolare e la perdita di massa ossea, e gestire l'isolamento e lo stress psicologico.

Una volta arrivati su Marte, le difficoltà logistiche aumentano. La gravità marziana è solo il 38% di quella terrestre, il che comporta una serie di sfide sia per gli astronauti che per le strutture e i veicoli. Ad esempio, gli astronauti dovranno abituarsi a un diverso modo di muoversi e lavorare, mentre gli ingegneri dovranno progettare sistemi di atterraggio, habitat e veicoli adatti a queste condizioni.

Inoltre, la polvere marziana, sottile e pervasiva, può causare problemi alle apparecchiature e ai sistemi di supporto vitale. Senza contare che la comunicazione tra Marte e la Terra è soggetta a un ritardo variabile tra i 4 e i 24 minuti, a seconda della distanza tra i due pianeti. Quindi, dimenticatevi delle chiamate in tempo reale con la famiglia e gli amici!

In conclusione, la conquista di Marte richiede lo sviluppo di nuove tecnologie e l'adattamento a un ambiente estremamente ostile. Sarà necessario affrontare le sfide legate al viaggio interplanetario, alle condizioni di vita su Marte e alle comunicazioni con la Terra, per poter intraprendere con successo la grande avventura della colonizzazione del pianeta rosso.

 

Quanto ci costerà la nostra prima missione?

Stimare un costo preciso per una missione spaziale su Marte con equipaggio umano è difficile, poiché dipende da numerosi fattori, tra cui il design della missione, il numero di astronauti, la durata del soggiorno e le tecnologie utilizzate. Tuttavia, possiamo fornire una stima approssimativa basata sui costi delle missioni spaziali attuali e passate e sui piani futuri.

Secondo alcune stime, una missione spaziale su Marte con equipaggio umano potrebbe costare tra i 100 e i 500 miliardi di dollari. Questa cifra tiene conto del lancio, dell'equipaggiamento, del sostentamento degli astronauti, dello sviluppo di tecnologie e infrastrutture necessarie, nonché delle comunicazioni e del supporto dalla Terra.

Tuttavia, è importante notare che queste stime sono soggette a cambiamenti a causa dei progressi tecnologici e delle possibili collaborazioni internazionali che potrebbero ridurre i costi. Inoltre, i costi delle missioni spaziali tendono a diminuire nel tempo, grazie all'innovazione e al riutilizzo di componenti, come dimostrano le recenti missioni di SpaceX.

Quindi, sebbene una missione su Marte con equipaggio umano sia costosa, è possibile che i costi si riducano nel futuro, rendendo l'impresa più accessibile e realizzabile.

 

Ci aiuteranno robot e IA

Le recenti invenzioni umane, come i robot, la realtà virtuale e l'intelligenza artificiale, hanno un potenziale enorme per migliorare e agevolare le missioni spaziali verso Marte. I robot, ad esempio, possono essere utilizzati per esplorare la superficie marziana, raccogliere campioni e costruire infrastrutture prima dell'arrivo degli astronauti, riducendo i rischi e i costi associati all'esplorazione umana. La realtà virtuale può essere impiegata nella formazione degli astronauti, permettendo loro di simulare situazioni e ambienti marziani in modo realistico, preparandoli meglio per le sfide che incontreranno sul pianeta rosso. Infine, l'intelligenza artificiale può svolgere un ruolo cruciale nell'ottimizzazione delle risorse, nella gestione delle operazioni e nel monitoraggio delle condizioni di vita all'interno delle basi marziane, migliorando l'efficienza e la sicurezza della missione. L'integrazione di queste tecnologie avanzate nel viaggio verso Marte potrebbe quindi rivoluzionare l'esplorazione spaziale e consentire all'umanità di affrontare con successo la grande sfida della colonizzazione del pianeta rosso.

Naturalmente, l'intelligenza artificiale che implementeremo nel viaggio verso Marte dovrà essere accuratamente progettata per evitare qualsiasi rischio di “ribellione” da parte delle macchine. Non vorremmo ritrovarci con un computer come HAL 9000, l'IA protagonista del film “Odissea nello Spazio”, che decide di prendere il controllo della missione a scapito degli astronauti! Fortunatamente, gli sviluppatori di intelligenza artificiale oggi lavorano con grande impegno per garantire che le IA siano sicure, affidabili e, soprattutto, ben intenzionate nei confronti dell'umanità. Perciò, possiamo essere abbastanza fiduciosi che il nostro viaggio verso Marte sarà guidato da un'IA più amichevole e collaborativa, piuttosto che da un HAL 2.0 deciso a sabotarci. Tanto per cominciare, ci assicureremo che il nostro computer di bordo sappia fare una buona tazza di tè e abbia un ottimo senso dell'umorismo!

Come sarà la vita marziana?

Se riusciremo a stabilirci su Marte, ci attenderà una vita tutt'altro che facile. Le giornate saranno più lunghe (circa 40 minuti in più rispetto alla Terra) e le temperature molto basse. L'aria sarà irrespirabile e il paesaggio un po' monotono, ma almeno non ci saranno code in autostrada! E chissà, magari su Marte la bolletta del gas sarà meno salata. Ma, come si dice, “Chi va su Marte perde le scarpe e poi le calze”, no?

Tuttavia, è importante considerare che la colonizzazione di Marte potrebbe rappresentare una soluzione ai problemi di sovrappopolamento della Terra e di riduzione delle risorse naturali del nostro pianeta. L'insediamento su un nuovo mondo potrebbe offrire nuove opportunità di sviluppo sostenibile e di gestione delle risorse in modo più oculato.

L'importante sarà non ripetere gli stessi errori commessi sulla Terra. Invece di sfruttare indiscriminatamente le risorse marziane, dovremmo imparare a vivere in armonia con il nuovo ambiente, sfruttando tecnologie più sostenibili e rispettando l'equilibrio naturale del pianeta rosso.

In questo senso, la colonizzazione di Marte potrebbe anche rappresentare un'occasione per ripensare il nostro modo di vivere e di interagire con l'ambiente, sia su Marte che sulla Terra. Imparare a convivere con le sfide della vita marziana potrebbe insegnarci a essere più consapevoli delle conseguenze delle nostre azioni e a sviluppare soluzioni più sostenibili per il futuro dell'umanità.

 

Conclusioni

La colonizzazione di Marte rappresenta una grande sfida dell'umanità e una meta ambiziosa per il XXI secolo. Mentre alcuni sognano un futuro tra le stelle, altri continuano a preoccuparsi delle “cose” terrestri. Che si tratti di un'avventura epocale o di un miraggio siderale, resta il fatto che, per ora, dobbiamo ancora fare i conti con i problemi del nostro pianeta. E magari, chissà, un giorno potremo utilizzare le conquiste spaziali per migliorare la vita sulla Terra e ridurre le nostre bollette!

Conti e costi a parte, la “conquista” di un nuovo pianeta da parte della razza umana apre innumerevoli scenari, anche nella comprensione di noi stessi. Abbiamo guardato per centinaia di migliaia di anni alle stelle come dei sognatori, poterle raggiungere con le nostre invenzioni sarà come trasformare l'impossibile in realtà. L'esplorazione spaziale ci costringe a confrontarci con domande fondamentali sulla nostra esistenza e sulla nostra posizione nell'universo, offrendo l'opportunità di ampliare i nostri orizzonti e arricchire la nostra comprensione della realtà.

La colonizzazione di Marte potrebbe essere non solo un passo avanti per l'umanità dal punto di vista tecnologico, ma anche un'occasione per riflettere sui nostri valori, sulle nostre aspirazioni e sul senso stesso della nostra esistenza. In questo viaggio verso l'ignoto, forse impareremo a guardare al di là delle nostre preoccupazioni quotidiane e a immaginare un futuro in cui l'umanità possa prosperare in armonia con la natura, sia sulla Terra che oltre i confini del nostro pianeta.

In definitiva, la colonizzazione di Marte è una sfida che potrebbe offrire una nuova prospettiva sulla vita e sull'umanità, trasformando non solo il nostro rapporto con l'universo, ma anche il nostro modo di vedere noi stessi e il nostro posto in esso.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche della Comunicazione con perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale

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