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Midjourney, riflessioni sulle nuove frontiere dell’arte

Prompt creativi e dialogo uomo-macchina aprono orizzonti prima inimmaginabili

di Francesco Pungitore*

 

Midjourney ha segnato un punto di svolta nell'universo dell'intelligenza artificiale, rivoluzionando la generazione di immagini. Uno strumento all'avanguardia che resta tale, nonostante l’agguerrita concorrenza, sfruttando algoritmi di apprendimento automatico per interpretare input testuali e convertirli in creazioni visive. Dalle semplici parole alle combinazioni discorsive più elaborate, Midjourney riesce a trasformare idee e concetti in vera e propria “arte”. Una nuova frontiera per tanti utenti che adesso possono far esplodere la creatività in modi prima inimmaginabili. La tecnologia dietro Midjourney non solo esalta le possibilità artistiche ma anche stimola un nuovo dialogo tra uomo e macchina, ridefinendo i confini della creatività digitale.

La scienza del prompt

I prompt che riescono a sfruttare al meglio le potenzialità di Midjourney si basano su una scelta accurata delle parole. Un passaggio cruciale. Parole specifiche e dettagliate possono guidare l'intelligenza artificiale verso la creazione di immagini più vicine alla visione dell'utente. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la struttura grammaticale e la correttezza della frase sono meno rilevanti rispetto alla scelta di parole chiave efficaci e descrittive. Questo approccio permette agli utenti di esplorare liberamente la loro creatività, dando vita a immagini che altrimenti sarebbero difficili da concepire senza l'aiuto dell'IA.

 

Strategie per prompt di successo

Per creare prompt di successo in Midjourney, è essenziale usare parole chiave che dirigano l'IA verso elementi specifici. Ad esempio, un prompt come “paesaggio montano al tramonto, stile impressionista” fornisce indicazioni chiare sull'ambiente, il momento della giornata e lo stile artistico. Allo stesso modo, evitare di menzionare elementi indesiderati è altrettanto importante. Invece di dire “senza persone”, è meglio concentrarsi su ciò che si desidera vedere, ad esempio “foresta lussureggiante e solitaria”. Questo approccio incentrato sulla positività aiuta l'IA a focalizzarsi meglio sulle richieste dell'utente. Ecco alcuni esempi di prompt efficaci per Midjourney.

  • Giardino giapponese in primavera, con ciliegi in fiore e un piccolo ponte di legno.
  • Città futuristica di notte, con grattacieli illuminati e auto volanti.
  • Ritratto di un pirata in stile barocco, con un pappagallo colorato sulla spalla.
  • Paesaggio marziano surreale con cielo viola e formazioni rocciose strane.

Questi esempi mostrano come l'uso di dettagli specifici e la scelta di un tema o uno stile possano guidare efficacemente l'intelligenza artificiale nella creazione di immagini coerenti con la richiesta dell'utente.

Conclusioni

Le potenzialità di modelli come Midjourney aprono orizzonti inediti in diversi campi: arte, design, pubblicità, istruzione. Queste tecnologie permettono di esplorare dimensioni creative prima inaccessibili, generando opere, per certi versi, davvero uniche perché fondono l'immaginazione umana con le capacità dell'IA. Questi nuovi orizzonti sollevano riflessioni profonde sulla natura stessa della creatività e dell'arte, spingendo a interrogarsi sul ruolo dell'IA come attore primario, co-creatore, e sulle implicazioni etiche di queste “collaborazioni” tra uomo e macchina. In definitiva, l'integrazione dell'IA nel processo creativo rappresenta non solo un progresso tecnologico, ma anche un'evoluzione nel modo di concepire e creare l’arte. Harold Cohen, pioniere assoluto dell’uso artistico dell’intelligenza artificiale, a proposito del suo rapporto con Aaron, suo alter-ego digitale, scriveva: “La creatività non risiede né nel programmatore né nel programma, ma nel dialogo tra programma e programmatore”. Riflettendo sul pensiero di Harold Cohen, possiamo concludere che l'arte generata dall'intelligenza artificiale, come quella di Midjourney, non è solo un prodotto della tecnologia o della mente umana, ma piuttosto un'espressione unica nata dal dialogo continuo tra creatore e creazione. In questo intreccio tra umano e digitale, si scopre, forse, una nuova dimensione della creatività

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche di Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale. Direttore Tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale

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