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Gemini: innovazione o illusione tecnologica?

Il rischio boomerang dopo il lancio della nuova IA di Google con un video “non così reale”

di Francesco Pungitore*

 

La presentazione a sorpresa di Gemini, la nuova intelligenza artificiale di Google destinata, nelle sue premesse, a sbaragliare tutta la concorrenza per prestazioni e potenza, ha suscitato stupore tra gli esperti e nell’opinione pubblica. Attraverso un video che mostra l'IA in grado di interpretare azioni umane estremamente complesse e reagire in tempo reale, il mondo tecnologico è rimasto a impressionato per il salto qualitativo proposto rispetto ai più avanzati chatbot sul mercato.

Fake e verità

Il fatto clamoroso, che si è presto scoperto, è che il video era in parte ingannevole. La velocità e l'efficacia di Gemini erano frutto di modifiche e tagli nelle risposte, creando un'illusione di interazione immediata e naturale che non corrisponde alla realtà delle capacità attuali di questa IA.

Questa parziale manipolazione ha sollevato critiche e dubbi sulla strategia di comunicazione di Google, con il timore che tale approccio possa danneggiare non solo la credibilità del suo modello, ma anche la fiducia generale nell’azienda. In molti ritengono, in queste ore, che questa presentazione “esagerata” possa sortire un effetto boomerang, con conseguenze negative per l'immagine di Google nel settore dell'intelligenza artificiale.

 

Il futuro dell'intelligenza artificiale

L'aspirazione di Google è chiara: spingere i confini dell'IA e ispirare sviluppatori e utenti verso nuovi orizzonti tecnologici. Tuttavia, la lezione da trarre è che la trasparenza e la realistica rappresentazione delle capacità degli strumenti immessi sul mercato sono cruciali. È molto più efficace ed etico procedere passo dopo passo, spiegando l'utilità degli upgrade proposti, recependo feedback dagli utenti e collaborando in maniera aperta con l'opinione pubblica per capire quali esigenze soddisfare. Annunciare rivoluzioni stratosferiche che poi si rivelano una bolla di sapone può essere controproducente. Questo approccio, forse troppo audace, è emblematico del clima di accesa concorrenza nel settore dell'IA, spinto dal successo ancora imbattibile di ChatGPT che continua a soddisfare le esigenze degli utenti con risultati impressionanti. Il progresso graduale, ancorato alla realtà e all'utilità pratica, resta la chiave per un avanzamento sostenibile nel campo dell'intelligenza artificiale.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche di Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale. Direttore Tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale

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