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Putin, Prigozhin e le ombre della Storia

Il fallito colpo di Stato in Russia riporta alla mente i momenti di caos e decadimento dell'antico Impero Romano e solleva domande inquietanti sul futuro dell’ex Unione Sovietica

di Francesco Pungitore*

 

Il giorno dopo il tentativo di golpe in Russia, le analisi si susseguono. Mentre alcuni analisti prevedono una caduta imminente di Putin, altri ritengono che sia ora più forte che mai. C'è chi va oltre, sostenendo che Putin fosse a conoscenza del tentativo di colpo di Stato e abbia lasciato fare, intrappolando l'ex alleato Prigozhin, ora rifugiato in Bielorussia.

Putin e la strategia di logoramento

In quest'ottica, Putin avrebbe ora il controllo diretto della Wagner e potrebbe continuare la sua strategia di logoramento sul fronte ucraino senza la voce di dissenso di Prigozhin. Secondo queste analisi, Putin non avrebbe alcun interesse a porre fine alla guerra rapidamente, vedendo un vantaggio nell'instabilità geopolitica e nella divisione del mondo in due sfere di influenza - una guidata dagli Stati Uniti e l'altra dalla Russia e dalla Cina.

 

Le ombre dell'Impero Romano

La situazione attuale in Russia ricorda i giorni turbolenti dell'Impero Romano, quando generali e truppe di mercenari si autoproclamavano imperatori, come fece ad esempio Massenzio nel 306 d.C., o quando i Goti depredarono Roma nel 410 d.C. Come nel caso di Roma, l'instabilità interna potrebbe portare alla caduta dell'Impero Russo?

 

Una giornata “folle”: Putin, Prigozhin e Lukashenko

Il Fatto Quotidiano descrive la recente giornata come “folle”, una delle più dure per Putin dall'inizio del conflitto in Ucraina. La leadership di Putin è stata messa in discussione per la prima volta, mentre Prigozhin, un tempo alleato fidato, è diventato una minaccia. Il ruolo di mediatore giocato da Lukashenko, presidente della Bielorussia, è stato rilevante per placare la situazione, riportando il Prigozhin alla ragione.

 

La disgregazione del potere e le conseguenze

Il richiamo storico all'Impero Romano ci invita a riflettere sulla possibile disgregazione del potere in Russia. Se la Russia dovesse crollare come l'Impero Romano, avremmo a che fare con un territorio vasto e potentemente armato, in particolare con arsenali nucleari che potrebbero finire in mani indesiderate. In questo scenario, anche gli Stati Uniti guarderebbero con preoccupazione al collasso politico del regime di Putin.

Il rischio di una disgregazione del potere in Russia e il parallelo con la caduta dell'Impero Romano offrono un punto di vista unico sulla situazione attuale. Mentre si discute del futuro di Putin, è fondamentale ricordare che le implicazioni di questa situazione vanno ben oltre i confini della Russia e dell'Ucraina, influenzando la geopolitica globale in modi ancora difficili da prevedere.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche della Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale

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