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All’università pontificia Antonianum si studia l’etica dell’intelligenza artificiale 

Un diploma di Alta Specializzazione sulle tecnologie emergenti

di Francesco Pungitore*

 

La Pontificia Università Antonianum di Roma ha, recentemente, ampliato il proprio catalogo formativo con l'introduzione di un Diploma Universitario in “Etica e Intelligenza Artificiale”. Questo programma biennale, che raccoglie i frutti di una consolidata tradizione accademica unita all'attenzione verso le esigenze contemporanee, è strutturato in tre distinti indirizzi: etico-pedagogico, etico-giuridico ed etico-manageriale, ciascuno supportato e accreditato da importanti istituzioni e associazioni professionali.

L’IA è un fenomeno complesso

Il Coordinatore del programma, Prof. Giuseppe Gimigliano, descrive il corso come un'opportunità di studiare l'intelligenza artificiale non solo sotto l'aspetto tecnologico, ma come un fenomeno complesso che interseca diritto, economia, sociologia e filosofia. “Il percorso che coordino - spiega Gimigliano - si concentra sull'etica giuridica, preparando i giuristi a collaborare con il legislatore per integrare le normative europee sull'IA nel contesto italiano. Non è solo una questione di tecnologia, ma di comprendere e guidare il cambiamento sociale e culturale che essa porta con sé”.

 

Urgenti questioni morali

La Facoltà di Filosofia, che ospita il programma, pone al centro della sua proposta formativa la necessità di sviluppare un'etica specificamente rivolta all'intelligenza artificiale. L'obiettivo è quello di creare un ambiente di confronto e ricerca interdisciplinare, coinvolgendo esperti di vari campi, per rispondere alle urgenti questioni morali che le nuove tecnologie sollevano.

Con una durata di quattro semestri e un costo totale di 2.800 euro, il diploma si rivolge a laureati triennali interessati a specializzarsi in questo ambito critico. Il programma prevede anche la possibilità di partecipazione a distanza, rendendolo accessibile a studenti non residenti.

 

Dialogo e sfide

Il Comitato Scientifico e i consulenti, tra cui figure di spicco come Sara Baranzoni e Carlos Alberto Gutiérrez, garantiscono un'alta qualità accademica e un approccio innovativo, mirato a formare professionisti capaci di interpretare e guidare l'evoluzione dell'intelligenza artificiale in modo eticamente responsabile. Con questo nuovo Diploma, l'Antonianum si conferma come un punto di riferimento nel panorama educativo internazionale, promuovendo un dialogo costruttivo e necessario su una delle sfide più significative del nostro tempo.

 

Altri atenei dove studiare IA in Italia

In Italia, il panorama dell'istruzione superiore in intelligenza artificiale è in rapida evoluzione, con molteplici università che introducono programmi avanzati nel settore. Tra le istituzioni di spicco, la Bocconi di Milano si distingue per il suo master in IA, puntando a formare studenti capaci di sviluppare software avanzati e di gestire le applicazioni più innovative del machine learning. Il programma si basa su solide competenze matematiche e informatiche per preparare innovatori in grado di guidare il cambiamento tecnologico.

L'Università di Bologna, dal 2019, offre una laurea magistrale internazionale in IA, progettata per coloro che aspirano a progettare e gestire strumenti all'avanguardia. Anche l'IULM di Milano ha risposto a questa crescente domanda, con un focus particolare sul marketing di tecnologie IA e Big Data, preparando professionisti specializzati nella comunicazione e nelle lingue.

UNIMORE, l'Università di Modena e Reggio Emilia, è stata tra le prime in Italia a concentrarsi esclusivamente sulla formazione di professionisti capaci di progettare sistemi informatici basati su IA, avvalendosi anche dell'expertise di docenti che collaborano con aziende leader come NVIDIA.

Queste sono solo alcune delle prestigiose università italiane che stanno ampliando la loro offerta formativa nell'IA, tra cui anche la LUMSA a Roma, l'Università di Ferrara, La Sapienza di Roma, l'Università di Trento, quella di Cagliari, Pisa e Palermo, dimostrando l'ampio interesse e l'importanza crescente di questa disciplina nel contesto accademico e professionale nazionale.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche di Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale. Direttore Tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale

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