di Francesco Pungitore*
In un mondo sempre più digitalizzato, la figura del prompt engineer suscita dibattiti e riflessioni. Stiamo parlando di una persona che abbia la competenza di scrivere e ottimizzare i “prompt”, cioè le istruzioni o le domande formulate per guidare o indirizzare l'output di un sistema di intelligenza artificiale. Questi prompt sono usati per ottenere risposte specifiche o per generare contenuti da parte dell'IA. In termini semplici, un prompt engineer sa come “parlare” con l'IA per farle fare quello che serve. Raffaele Gaito, imprenditore con oltre 15 anni di esperienza nel settore digitale, sul tema argomenta che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il prompt engineer non rappresenterà un lavoro vero e proprio in futuro, ma diventerà una “competenza trasversale”, integrata in vari ruoli professionali. Seguiamolo nel suo ragionamento.
La competenza di interagire con l'intelligenza artificiale
La capacità di scrivere prompt efficaci per interagire con strumenti basati sull'intelligenza artificiale è paragonabile all'uso del computer in ambito lavorativo. In passato, il pc era uno strumento specifico gestito da esperti, ma oggi è diventato una “competenza trasversale”, essenziale per quasi ogni professione. Analogamente, la capacità di interagire con l'IA tramite prompt si sta evolvendo da specializzazione a abilità comune, necessaria in diversi ambiti professionali. In futuro, ogni professionista, dal graphic designer al programmatore, dovrà saper dialogare con gli strumenti di IA per ottimizzare il proprio lavoro. Questa integrazione segnerà un cambiamento radicale nel modo in cui interagiamo con la tecnologia, rendendo la comprensione e la scrittura di prompt una competenza diffusa e non più un dominio esclusivo degli esperti.
Applicabile e adattabile in diversi ruoli
L'uso dei prompt come competenza trasversale significa che la capacità di formulare efficacemente prompt per sistemi di intelligenza artificiale diventa una competenza non limitata a un unico settore o professione, ma utile e applicabile in vari ambiti lavorativi.
In sintesi, considerare l'uso dei prompt come una competenza trasversale significa riconoscere il suo valore e la sua applicabilità in un ampio spettro di professioni e settori, rendendola una competenza chiave nell'era digitale.
La semplificazione degli strumenti
Un fattore chiave di questa evoluzione è la semplificazione degli strumenti basati sull'IA. Così come l'evoluzione dei computer li ha resi più accessibili e intuitivi, anche gli strumenti di IA stanno diventando più semplici e user-friendly. Questo abbassa la barriera all'ingresso, rendendo queste tecnologie accessibili a un pubblico più ampio.
Dunque, il panorama dell'IA e dei prompt engineer è in rapida evoluzione. Ciò che una volta era un'abilità di nicchia, diventerà presto una competenza essenziale, integrata in varie professioni. Questa trasformazione riflette l'importanza crescente di comprendere e utilizzare efficacemente l'intelligenza artificiale in un mondo formato e informato quotidianamente da questa nuova tecnologia.
È importante sottolineare che oltre alla capacità di interagire con l'intelligenza artificiale tramite prompt, ci sono altre competenze chiave richieste dal mondo del lavoro, da considerarsi essenziali.
Pertanto, è fondamentale un approccio olistico all'educazione e alla formazione professionale, che prepari gli individui non solo a specifiche competenze tecniche, ma anche a quelle interpersonali e cognitive necessarie per navigare con successo nel mondo del lavoro moderno.
*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche di Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale. Direttore Tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale