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Peppino Impastato a 45 anni dalla sua morte: il coraggio di non restare indifferenti

La voce di Radio Aut che sfidò la mafia, il legame con la sua famiglia e il ricordo di un uomo che ha segnato la storia della lotta alla mafia

di Francesco Pungitore*

 

Il 9 maggio 1978, la voce di Peppino Impastato, giornalista e attivista antimafia, veniva brutalmente spenta. Il suo corpo, imbottito di tritolo, fu ritrovato sui binari della linea ferroviaria Palermo-Trapani. Cosa Nostra cercò inizialmente di far passare la tragedia per un fallito attentato terroristico, ma la determinazione di Felicia, madre di Peppino, e del fratello Giovanni portò alla scoperta della verità: la matrice mafiosa dell'omicidio fu riconosciuta nel maggio del 1984 dal tribunale di Palermo.

Un uomo coraggioso

Peppino Impastato è diventato, nel tempo, un'icona di coraggio e un simbolo della lotta alla criminalità organizzata. La sua vita è stata caratterizzata dall'impegno civile e politico, con la sua voce a Radio Aut, a Cinisi, che denunciava spesso in modo ironico gli affari malavitosi del boss Gaetano Badalamenti. La narrazione che avvolge la figura di Peppino spesso tralascia il lato più fragile e umano, le sue paure e preoccupazioni, e la sua grande dedizione verso i propri cari.

Il regista Marco Tullio Giordana, nel suo acclamato film “I cento passi” (2000), riesce a catturare e restituire con maestria proprio questo aspetto più intimo e personale di Peppino Impastato. Il film, ispirato alla sua vita e alla sua lotta contro la mafia, non si limita a dipingere un eroe senza macchia, ma mette in luce le sfumature che caratterizzano il suo percorso di crescita e maturazione. Giordana mostra come Peppino, interpretato magistralmente da Luigi Lo Cascio, fosse un uomo comune con sogni, paure e desideri, che scelse di lottare per la giustizia e la libertà a dispetto delle minacce e dei pericoli che ne conseguivano.

“I cento passi” offre uno sguardo emozionante e autentico sulla vita di Peppino Impastato, dando voce alle sue battaglie, alle relazioni affettive e al contesto storico in cui si è sviluppata la sua lotta. Grazie a questo film, il pubblico può avvicinarsi al personaggio di Peppino e comprendere le motivazioni che lo spingevano ad agire, le difficoltà che affrontava e il coraggio che lo sosteneva nel suo impegno contro la criminalità organizzata.

Il ritratto che ne fa Giordana contribuisce a mantenere viva la memoria di Peppino Impastato e a diffondere il suo esempio, testimoniando l'importanza della lotta per la giustizia e la libertà, anche quando il percorso è costellato di sacrifici e incertezze.

 

L'esempio che ci lascia

Peppino Impastato continua a essere un prezioso riferimento nella lotta alla criminalità organizzata. Il suo esempio ci insegna l'importanza del coraggio, dell'impegno civile e della speranza nel cambiamento. La vicinanza con la sua famiglia e gli amici di sempre ci permette di conoscere il suo lato più umano, come il legame speciale che aveva con sua madre Felicia, testimoniato dagli aneddoti raccontati dal fratello Giovanni nei suoi libri, come ad esempio in “Mio fratello. Tutta una vita con Peppino” (Libreria Pienogiorno, 2021).

Giovanni Impastato, attraverso le sue opere, offre uno sguardo profondo e personale sulla vita di Peppino, raccontando episodi di quotidianità e di lotta, rivelando così il volto più autentico del fratello. Con la sua testimonianza, Giovanni contribuisce a far conoscere e apprezzare il coraggio, la determinazione e l'amore per la giustizia che animavano Peppino, mostrando anche la forza e il sostegno che gli venivano dalla sua famiglia.

Nei suoi libri, Giovanni racconta le difficoltà e le sfide che Peppino ha dovuto affrontare nel corso della sua vita, come l’allontanamento da casa da parte del padre, il suo impegno costante per denunciare la mafia e il pericolo che correva per farlo. Allo stesso tempo, mette in luce il lato più umano e sensibile di Peppino, come il suo amore per la madre Felicia, la sua preoccupazione per il benessere dei suoi cari e la sua dedizione alla giustizia e alla libertà.

Le testimonianze di Giovanni nei suoi libri sono preziose per preservare la memoria di Peppino Impastato e per diffondere il suo esempio di coraggio, impegno civile e speranza, invitando le nuove generazioni a non dimenticare la lotta alla criminalità organizzata e a impegnarsi per un futuro migliore e più giusto.

 

Conclusioni

A quarantacinque anni dalla sua morte, il ricordo di Peppino Impastato rimane vivo e luminoso, un esempio di forza e impegno civile. La sua storia ci ricorda che, nonostante gli ostacoli e le difficoltà, è possibile lottare per la giustizia e per un mondo migliore. Le generazioni future possono trarre ispirazione dal suo coraggio e dalla sua dedizione, nella speranza di non dimenticare mai il valore della lotta alla criminalità organizzata.

La battaglia contro la mafia continua a essere sostenuta e portata avanti da tanti coraggiosi uomini e donne della magistratura e delle forze dell'ordine. Un esempio emblematico è quello del Procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, che con le sue indagini sta debellando la potente 'ndrangheta calabrese. La sua azione determinata e risoluta è un attualissimo esempio di lotta contro la criminalità organizzata.

Non dobbiamo, poi, dimenticare i tanti eroi della lotta antimafia che, come Peppino Impastato, hanno sacrificato la loro vita in nome della giustizia e della libertà. A tutti loro dobbiamo rendere onore e mantenere viva la memoria, per continuare a combattere con determinazione e coraggio.

Tutti questi modelli di riferimento ci insegnano quanto sia importante non essere omertosi, passivi, rassegnati, complici, e invece essere, tutti noi, parte attiva e artefici del cambiamento che desideriamo. È nostro dovere denunciare, combattere e promuovere la cultura della legalità. La lotta per il cambiamento inizia da noi stessi, con le nostre azioni quotidiane e con la nostra volontà di non restare indifferenti.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche della Comunicazione, con perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale

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