di Francesco Pungitore*
Il panorama delle ricerche online si prepara a una scossa di proporzioni significative con il lancio imminente di un motore alternativo a Google, da parte di OpenAI, basato su ChatGPT. Secondo quanto riportato da Android Authority, il nuovo servizio potrebbe fare il suo debutto già il 9 maggio 2024, mettendo OpenAI in competizione diretta con il leader incontrastato di un settore che adesso domina con l'83% della quota di mercato.
Il dominio c’è già
Le voci su un motore di ricerca targato OpenAI si sono diffuse rapidamente negli ultimi mesi. Secondo le indiscrezioni, il servizio sarà ospitato sul dominio search.chatgpt.com, attualmente inattivo ma dotato del protocollo Secure Sockets Layer (SSL) per garantire sicurezza e crittografia. Un utente di Reddit, che ha individuato il sottodominio, ha dichiarato che la pagina sarà attiva da giovedì 9 maggio 2024.
La potenzia dell’IA
Già lo scorso febbraio, The Information aveva anticipato che OpenAI stava lavorando a un prodotto per le ricerche web alimentato in parte da Bing. Questo nuovo strumento rappresenterebbe un'evoluzione di “Browse with Bing”, l'estensione introdotta a settembre 2023 che consente a ChatGPT di connettersi a Internet tramite l'API di Microsoft, fornendo risposte in tempo reale.
La principale differenza tra il motore di ricerca OpenAI e le tradizionali query sottoposte a ChatGPT risiederebbe nel modo in cui vengono elaborati i risultati. Il chatbot attinge dai dati di addestramento dell'algoritmo e dalle informazioni disponibili online, mentre il nuovo motore di ricerca userebbe l'intelligenza artificiale per trovare, analizzare e visualizzare materiali di terze parti in modo più preciso, soddisfacendo le richieste degli utenti con maggiore accuratezza.
OpenAI non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sul progetto, ma ha recentemente ridisegnato il proprio sito web, inserendo una barra di ricerca nella homepage con la dicitura “Ask ChatGPT anything” (“Chiedi quello che vuoi a ChatGPT”), alimentando così ulteriori speculazioni sull'imminente lancio del servizio.
Fine di un dominio globale?
Con l'83% della quota di mercato, Google domina il settore delle ricerche web. Tuttavia, negli ultimi anni il gigante di Mountain View ha affrontato critiche crescenti per la qualità dei suoi risultati di ricerca, accusato di privilegiare le entrate pubblicitarie rispetto all'esperienza dell'utente.
Nel tentativo di consolidare la propria posizione, Google ha integrato strumenti basati sull'IA, come il programma Search Generative Experience (SGE), che sintetizza contenuti da diverse fonti online e fornisce link alle pagine originali.
Nonostante questi sforzi, la crescente popolarità dei chatbot conversazionali e di soluzioni integrate come Microsoft Copilot sta complicando la situazione per Google. Secondo i dati di StatCounter, la società ha perso l'1% della quota di mercato negli ultimi due anni.
Gli analisti prevedono che l'avanzamento dell'IA possa causare danni sostanziali al dominio di Google nel settore delle ricerche. Si stima che il traffico del motore di ricerca diminuirà dello 0,4% entro la fine del 2024, mentre le alternative come Gemini, Bing e ChatGPT registreranno una crescita rispettivamente del 2%, 8% e 4%.
Conclusioni
La sfida è quindi lanciata: OpenAI, con il suo nuovo motore di ricerca basato su ChatGPT, potrebbe capitalizzare sul malcontento degli utenti verso Google, offrendo un'alternativa capace di migliorare l'esperienza delle ricerche online e rappresentare una reale minaccia per la leadership di Mountain View. Tutto avviene in uno scenario generale in grandissima evoluzione. Nel contesto dell'esplosione dell'intelligenza artificiale, Apple - secondo Bloomberg - starebbe intensificando le trattative con OpenAI per integrare ChatGPT sugli iPhone, mentre Microsoft, che ha investito significativamente nella società guidata da Sam Altman, ha già iniziato a integrare l'IA nel suo motore di ricerca Bing. Nel frattempo, Google dovrebbe rispondere a OpenAI con nuovissimi aggiornamenti sull'intelligenza artificiale già alla conferenza degli sviluppatori del 14 maggio.
*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche di Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale. Direttore Tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale