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ChatGPT: l'AI che simula il pensiero umano

Il futuro della comunicazione oltre i confini dell’intelligenza artificiale

di Francesco Pungitore*

 

Dopo aver lungamente provato ChatGPT, in questi giorni ho due pensieri ricorrenti in testa: 1. le professioni che svolgo, quella di giornalista e quella di docente, rischiano di sparire o di ridursi ai minimi termini; 2. il futuro è già iniziato e non è detto che tutto ciò debba essere per forza un male; tanto dipenderà dalla consapevolezza con cui ci approcceremo al nuovo e inesplorato mondo dell’AI (Artificial Intelligence). Certo, per un cinquantenne come me, cresciuto leggendo Isaac Asimov e guardando al cinema l’inimitabile saga di Terminator, l’esperienza diretta con gli sviluppi più recenti dell’intelligenza artificiale è stata, a dir poco, sconvolgente. 

ChatGPT: descrizione della piattaforma e delle sue caratteristiche, in particolare la sua capacità di simulare il pensiero umano.

ChatGPT non ha nulla a che vedere con Siri o Alexa. Parliamo di un vero e proprio modello di intelligenza artificiale come lo immaginava la fantascienza del secolo scorso. Un “software” che ascolta, risponde, trova soluzioni, adattandosi gradualmente a diverse situazioni, con una costante capacità di auto-apprendimento e un infinito universo di conoscenze (banche dati) dalle quali attingere informazioni. In breve, una “macchina” che simula, in tutto e per tutto, il pensare del cervello umano. Cos’è il sapere se non un accumulo di memoria (conoscenza più esperienza) che si lega alle capacità di elaborazione logico-razionali della mente, trasformandosi in pensiero? ChatGPT “simula” proprio questa capacità. E lo fa in maniera sorprendente.  Sviluppato da OpenAI, ChatGPT utilizza la tecnologia del linguaggio naturale per interagire con gli utenti attraverso chat o testo. L’accesso è facilissimo: basta un semplice browser. A ogni domanda, ChatGPT dimostra di poter rispondere con piena cognizione di causa, dalle questioni più semplici a quelle più complesse, evidenziando una sorprendente precisione stilistica e una altrettanto singolare fluidità discorsiva. Ma non solo. Ripetendo la stessa domanda, la risposta cambia, si migliora.

 

Applicazioni pratiche: esempi di come ChatGPT potrebbe essere utilizzato in vari contesti, come la scuola, l'assistenza virtuale e l'analisi di grandi quantità di dati.

Sono tante le qualità che portano ChatGPT a palesarsi come un utile strumento dalle molte applicazioni pratiche, ad esempio nella scuola. In questo ambito potrebbe essere, infatti, utilizzato per supportare gli studenti con disturbi dell’apprendimento o bisogni educativi speciali nello studio e nella comprensione di argomenti complessi, offrendo spiegazioni dettagliate su tematiche specifiche. Inoltre, essendo capace di produrre saggi brevi originali, di notevole accuratezza e senza nessun errore grammaticale, potrebbe aiutare soggetti con problematiche linguistiche, dislessia o disgrafia. Come assistente virtuale, appare evidente la sua applicazione per automatizzare molte attività quotidiane, come la pianificazione di appuntamenti o la ricerca di informazioni online. Ma c’è già chi dice che verrà ampiamente utilizzato in ambito medico e legale, anche lì soppiantando una parte del lavoro umano. In ambito medico, ChatGPT potrebbe essere utilizzato come assistente virtuale per aiutare nella diagnosi e nel trattamento delle malattie. Ad esempio, potrebbe essere utilizzato per analizzare grandi quantità di dati medici e scientifici per identificare possibili correlazioni tra i sintomi dei pazienti e le malattie, oppure per assistere i medici nell'elaborazione dei piani di cura personalizzati per i loro pazienti. In ambito legale, ChatGPT potrebbe essere utilizzato come assistente virtuale per aiutare gli avvocati nella ricerca di precedenti giudiziari e nella preparazione di documenti legali. Potrebbe anche essere utilizzato per analizzare grandi quantità di dati legali, come sentenze giudiziarie e leggi, per identificare possibili punti di forza o di debolezza in una causa. In tutti i casi, è importante sottolineare che ChatGPT non sarebbe in grado di sostituire completamente il lavoro umano, ma potrebbe essere utilizzato come strumento per automatizzare alcune procedure più ripetitive e laboriose, consentendo ai professionisti di dedicarsi ad attività di maggior valore aggiunto.

 

Impatto rivoluzionario: riflessione finale sull'impatto che un'intelligenza artificiale come ChatGPT potrebbe avere sulla società e sulla sua evoluzione, paragonabile a quello che ha avuto il Web negli anni '90.

Una intelligenza artificiale come ChatGPT sembra, dunque, avere tutto il potenziale per un impatto rivoluzionario nel prossimo decennio, avendo la capacità di analizzare e rendere fruibili quantità enormi di dati. Se ricordiamo cos’è stato il Web negli anni ‘90 e come ha, poi, cambiato le nostre vite, moltiplichiamo tutto per cento o per mille e, forse, capiremo cosa sta per accadere con ChatGPT e “bot” simili. Ovviamente, l'adozione di queste tecnologie comporta anche alcune sfide, tra cui la necessità di garantire la sicurezza dei dati e la protezione della privacy. Inoltre, è importante assicurarsi che le soluzioni basate sull'AI siano utilizzate in modo responsabile e non perpetuino pregiudizi e discriminazioni già presenti nella società. Nonostante queste sfide il futuro dell'AI è ancora tutto da scrivere, ma una cosa è certa: le potenzialità sono davvero enormi.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche della Comunicazione,

con perfezionamento post laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione digitale

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