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Il ritorno di Sam Altman 

OpenAI sempre più legata a Microsoft e resta da capire cosa sia il misterioso Progetto Q Star che potrebbe ridefinire il futuro dell'intelligenza artificiale

di Francesco Pungitore*

 

Sam Altman ritorna in sella. Dopo essere stato clamorosamente licenziato dal board di OpenAI il 17 novembre scorso, nel giro di pochi giorni è stato reintegrato nella sua posizione di CEO dell’azienda-madre di ChatGPT. Una decisione maturata dopo la forte protesta di centinaia di dipendenti che, praticamente all’unanimità, hanno minacciato di dimettersi, sostenendo la linea del ritorno immediato di Altman. L'accordo, alla fine, ha anche comportato una parziale ristrutturazione di quel consiglio di amministrazione​​​​ che aveva causato l’improvviso e imprevedibile terremoto nel mondo dell’intelligenza artificiale.

Un consiglio rinnovato

Il nuovo consiglio di amministrazione include Bret Taylor, Larry Summers e Adam D'Angelo e sembra indicare un diretto controllo da parte di Microsoft che già detiene il 49% di OpenAI​​ dopo aver investito decine di miliardi di dollari nell’azienda. Sam Altman ha espresso il suo affetto per OpenAI e la sua determinazione a mantenere unita la squadra e la sua missione, sottolineando il ruolo cruciale di Microsoft nel suo ritorno e nel futuro dell'organizzazione​​.

 

Il Progetto Q Star: una svolta nell'IA?

Ma perché è accaduto tutto questo. La “colpa” sarebbe di un controverso Progetto Q Star, secondo quanto riportato da Reuters. Uno scontro interno al board sul lancio di questa nuova IA avanzata potrebbe essere stato il motivo principale dietro il licenziamento temporaneo di Altman. Il progetto riguarderebbe lo sviluppo di un'intelligenza artificiale “rivoluzionaria” con conseguenti discussioni su una sua commercializzazione prematura e sugli impatti sociali imprevedibili di questa tecnologia. Esisterebbe una lettera interna, inviata dai ricercatori di OpenAI al consiglio di amministrazione, che avrebbe sollevato preoccupazioni e dubbi circa la sicurezza e l'etica del Progetto Q Star.

 

E adesso?

Nonostante le controversie, fonti interne a OpenAI ritengono che il Progetto Q Star possa rappresentare una svolta significativa nella ricerca sull'intelligenza artificiale. In particolare, la capacità del nuovo modello di risolvere problemi matematici complessi offrirebbe speranze per progressi futuri ad oggi inimmaginabili. Il vicenda Altman e lo sviluppo del Progetto Q Star evidenziano le difficili sfide insite nell’avvento di una tecnologia tanto complessa, capace di determinare cambiamenti significativi a livello globale.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche di Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale. Direttore Tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale

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