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ChiaravalleArte: un faro di speranza nel cuore della Calabria

L'arte e la cultura come motore di crescita, un esempio di valore per rianimare i borghi dell'entroterra

di Francesco Pungitore*

 

L'importanza di un evento come il Premio nazionale di arte contemporanea ChiaravalleArte non può essere sottolineata abbastanza. Questa manifestazione che illumina da due anni la Calabria con la sua luce creativa, rappresenta un punto di riferimento culturale nel nostro Paese.

Il primo elemento che colpisce è la qualità delle opere in concorso. Quadri di straordinario valore, diversi per stili e manifestazioni espressive, provenienti da tutta Italia, che testimoniano la vitalità e la diversità del panorama artistico nazionale. 

Un grande merito va ai curatori, a cominciare dal direttore artistico, Nicola De Luca, apprezzato artista di Torre di Ruggiero, oggi considerato dalla critica uno dei principali ritrattisti italiani. Non possiamo dimenticare il sociologo e critico d'arte di Napoli Maurizio Vitiello, che da decenni si interessa di arti visive contemporanee, e il gallerista e saggista Vincenzo Le Pera, figura carismatica per l’arte in generale e per quella calabrese, in particolare.

Un ulteriore punto di forza della mostra è la partecipazione attiva dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Oltre a dare il suo patrocinio al premio, l'Accademia ha coinvolto gli studenti rendendoli protagonisti, con le loro opere, di ben due sale. Qui il plauso va alla professoressa Lara Caccia, infaticabile, entusiasta, competente storica e critica dell'arte.

Ma ciò che rende ChiaravalleArte un evento unico è la visione dell'amministrazione comunale di Chiaravalle Centrale. Il sindaco Domenico Donato e il vicesindaco e assessore alla Cultura, Pina Rizzo, hanno avuto l'illuminante intuizione di puntare sull'arte come elemento attrattivo e motore di crescita. Un borgo dell'entroterra che si rianima attraverso la creatività, la cultura, in un percorso finalizzato a creare un ambizioso museo d'arte contemporanea diffuso sul territorio.

In un'epoca in cui tanta politica predilige il “panem et circenses”, l'esempio offerto da Chiaravalle Centrale è un valore importante, un faro di speranza. Onore al merito a chi ha contribuito a dar vita, concretamente, a tutto questo: ai volontari della Consulta della Cultura di Chiaravalle, all’associazione Makròs, al dirigente scolastico dell'IIS “Ferrari”, prof. Fabio Guarna, che ha reso disponibili i locali del Liceo e ha coinvolto gli allievi nelle visite guidate.

ChiaravalleArte è un esempio di quella Calabria vera e viva che vorremmo fosse predominante di fronte allo squallore di tanti spettacolini di bassa qualità e di altissimo esborso economico per le tasche dei contribuenti che inondano le serate estive. Un esempio di come l'arte vera e la cultura di altissima qualità possano essere un reale motore di crescita e di rinnovamento per le nostre comunità.

 

*direttore “Essere&Pensiero”

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