rivista di opinione, ricerca e studi filosofici
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Il “cuore” dell'educazione

La chiave per il successo degli studenti risiede nelle emozioni positive e nella passione per l'apprendimento

di Francesco Pungitore*

 

Clara era sempre stata quella studentessa che si nascondeva nell'ultimo banco, con lo sguardo perso fuori dalla finestra e i pensieri lontani dalle lezioni. Sembrava svogliata, spesso assente, e molti la consideravano semplicemente “non interessata”. Ma dietro quella maschera di indifferenza, c'era un'anima in cerca di ispirazione, un cuore che batteva alla ricerca di una passione. Un giorno, un nuovo docente fece il suo ingresso nella classe di Clara. Con un approccio diverso, questo insegnante non si limitava a trasmettere semplici nozioni, ma raccontava storie, condivideva esperienze, e soprattutto, mostrava un'empatia genuina verso ogni singolo studente. Clara iniziò a sentire una scintilla dentro di sé ogni volta che ascoltava le sue lezioni. Quella scintilla divenne una fiamma, e la fiamma un fuoco ardente di passione per l'apprendimento. Grazie a quell'insegnante, Clara non solo ritrovò la voglia di studiare, ma scoprì anche la sua vocazione. Decise di dedicarsi alla ricerca e alla divulgazione scientifica, un percorso che l'avrebbe portata a viaggiare per il mondo, condividendo la sua passione e ispirando a sua volta altri giovani. E tutto ebbe inizio in quella classe, grazie a un docente che sapeva quanto fosse fondamentale l'empatia e il pensiero positivo nell'apprendimento.

L’empatia come forza trainante

L'empatia è la capacità di mettersi nei panni dell'altro, di comprendere le sue emozioni e le sue necessità. Questa qualità, quando abbinata alla motivazione, diventa uno strumento potente per gli insegnanti. La scuola e i docenti dovrebbero lavorare con l'obiettivo di instillare nei giovani la passione e la volontà di apprendere, guidati da un cuore empatico e motivato.

 

Passione e volontà

La passione è l'energia che alimenta la volontà, spingendo gli studenti a superare ostacoli e sfide. Quando un docente riesce a trasmettere la propria passione per una materia, questa diventa contagiosa, accendendo la scintilla della curiosità e del desiderio di conoscenza negli studenti.

 

Le emozioni positive

Gli studenti hanno bisogno di emozioni positive per svolgere i propri compiti, per migliorare dai propri errori e maturare nel loro processo di apprendimento. Queste emozioni, come il piacere e il divertimento di imparare, l'ispirazione e l'entusiasmo per gli strumenti di apprendimento, l'orgoglio dei risultati ottenuti, la speranza del successo futuro, la sorpresa e la meraviglia di scoprire qualcosa di nuovo, e l'affetto verso chi trasmette le conoscenze, sono fondamentali per il successo scolastico e personale.

 

La creatività

Recenti ricerche sullo sviluppo della creatività hanno dimostrato che i processi cognitivi sono potenziati dalle emozioni positive. Quando gli studenti si sentono emotivamente coinvolti e appagati, la loro capacità di pensare in modo creativo e innovativo aumenta esponenzialmente.

 

Echi del pensiero

L'empatia e il pensiero positivo sono concetti che hanno trovato eco nelle teorie di numerosi pedagogisti e filosofi nel corso dei secoli. Jean-Jacques Rousseau, nel suo “Emilio, o dell'educazione”, sottolineava l'importanza di comprendere le inclinazioni naturali dell'individuo, promuovendo un'educazione basata sulla comprensione e sull'empatia. Maria Montessori, con il suo approccio rivoluzionario, ha posto l'accento sull'importanza di creare un ambiente di apprendimento positivo e stimolante, dove l'empatia e la comprensione reciproca sono fondamentali. John Dewey, filosofo e pedagogista, ha sempre sottolineato l'importanza dell'esperienza e dell'interazione sociale nell'apprendimento, riconoscendo il valore dell'empatia come ponte tra insegnanti e studenti. Carl Rogers, psicologo e pedagogista, ha parlato dell'importanza dell'accettazione incondizionata e dell'ascolto empatico nell'ambito educativo. Questi grandi pensatori hanno riconosciuto che, per un apprendimento efficace, è essenziale che gli studenti si sentano compresi, valorizzati e motivati in un ambiente positivo e costruttivo.

 

La scuola del futuro

La scuola del futuro dovrebbe essere un luogo dove empatia, motivazione, passione e volontà siano al centro dell'esperienza educativa. Solo attraverso un approccio centrato sul cuore e sulle emozioni positive, possiamo sperare di formare studenti pronti ad affrontare le sfide del mondo con creatività, entusiasmo e successo.

Aristotele, uno dei pilastri della filosofia occidentale, ci ha insegnato che ogni cosa ha una causa finale, un obiettivo o uno scopo verso cui tende. Se applichiamo questo concetto all'istruzione, possiamo vedere la scuola non come un luogo che “spinge” informazioni negli studenti, ma piuttosto come un faro che “attira” gli studenti verso la conoscenza. L'istruzione non dovrebbe essere vista come un mero trasferimento di informazioni, ma come un processo che accende la curiosità, la passione e il desiderio di apprendere.

Invece di considerare gli studenti come recipienti passivi da riempire con dati e informazioni, dovremmo vederli come fiamme pronte ad essere accese. Ogni studente ha un potenziale unico, e il compito dell'istruzione è di riconoscere e nutrire questo potenziale, permettendo a ogni individuo di brillare con luce propria.

La scuola del futuro dovrebbe funzionare come un magnete, attirando gli studenti con lezioni coinvolgenti, esperienze pratiche e opportunità di esplorazione. L'empatia e la comprensione reciproca tra docenti e studenti sono essenziali per creare un ambiente in cui gli studenti si sentano valorizzati e motivati a perseguire i loro interessi e passioni. In questo contesto, l'apprendimento diventa un viaggio di scoperta personale, piuttosto che un compito obbligatorio.

La visione aristotelica dell'istruzione come causa finale ci offre una prospettiva rinfrescante su come dovrebbe funzionare la scuola del futuro. Invece di spingere gli studenti attraverso un curriculum rigido, dovremmo attirarli verso la conoscenza con empatia, passione e motivazione. Solo in questo modo possiamo sperare di formare individui pronti ad affrontare le sfide del futuro con creatività, resilienza e un autentico amore per l'apprendimento.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche della Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale. Direttore Tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale

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