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Battiato, musicista e filosofo

L'eco di una vita che risuona ancora forte nel cuore di tanti appassionati della sua musica

di Francesco Pungitore*

 

Franco Battiato, un'icona della musica italiana, è stato un esploratore instancabile della spiritualità. La sua arte riflette un viaggio interiore profondo, attraverso diverse tradizioni e filosofie, da Gurdjieff, al Buddismo, alla Gnosi, creando un ponte tra il visibile e l'invisibile. Franco Battiato ci ha lasciati il 18 maggio del 2021, ma l'eco della sua vita risuona ancora forte nel cuore di tanti appassionati della sua musica, un dolce richiamo che continua a illuminare il cammino di chi cerca  ispirazione nella sua opera.

L'Influenza di Gurdjieff

Battiato è stato profondamente influenzato dagli insegnamenti di George Ivanovich Gurdjieff, un mistico che sottolineava l'importanza dello sviluppo interiore e della consapevolezza nel cammino di ricerca dell’umanità. Gurdjieff sosteneva che la maggior parte degli esseri umani vive uno stato di “sonno” spirituale. Battiato ha esattamente cercato di risvegliare se stesso e tutti gli altri da questo stato di sonno attraverso la sua musica e la sua arte. Secondo Gurdjieff, la nostra inconsapevolezza è “automatica”, ci porta a reagire meccanicamente agli eventi esterni senza una vera comprensione o controllo su noi stessi. L'essere umano ha, dunque, tutto un suo potenziale inespresso che può essere realizzato attraverso un lavoro interiore consapevole e deliberato. Il suo sistema, conosciuto anche come “Lavoro su di sé” o “Quarta Via”, richiedeva un impegno serio e costante per osservare e comprendere i propri modelli di pensiero e comportamento. Questo processo di auto-osservazione e auto-conoscenza avrebbe portato a una maggiore consapevolezza di sé e a una connessione più profonda con la dimensione spirituale della vita.

Battiato ha incorporato questi principi nella sua arte e nella sua vita, cercando di risvegliare, innanzitutto, se stesso e, quindi, tutti gli altri dal sonno spirituale, attraverso la musica e altre forme di espressione artistica. La sua opera riflette un desiderio profondo di trascendenza e di connessione con il divino, ispirato anche e soprattutto dagli insegnamenti di Gurdjieff.

La musica di Battiato, ricca di simbolismo e di riferimenti esoterici, è un invito a esplorare i mondi interiori e a cercare una comprensione più profonda della realtà. Attraverso le sue canzoni, Battiato condivide con Gurdjieff l’idea di un viaggio di “risveglio”, offrendo agli ascoltatori la possibilità di intraprendere un simile percorso di scoperta e trasformazione interiore.

 

L'uomo, il Divino e la Gnosi

Franco Battiato, artista poliedrico e ricercatore spirituale, concepiva l'uomo come una scintilla divina, “caduta” nella materia, parte di un'entità più grande e infinita. La sua visione di Dio trasuda di un'energia universale che permea ogni cosa, lontana dall'immagine di un'entità distante e giudicante. Anche nel suo avvicinamento al Cristianesimo, Battiato mantiene una visione aperta e inclusiva, allineata con la tradizione ortodossa che riconosce maggiormente la presenza divina in ogni aspetto dell'esistenza.

Questa visione dell'uomo e del divino si intreccia strettamente con il suo avvicinarsi alla Gnosi, una forma di conoscenza spirituale diretta e intuitiva che supera i confini della conoscenza intellettuale. Battiato era alla ricerca di una comprensione profonda e interiore della divinità e dell'essere umano, un tema che risuona in modo vibrante attraverso la sua vasta opera artistica. La Gnosi, per Battiato, rappresentava un ponte verso una consapevolezza superiore, un modo per accedere a una realtà più profonda oltre la superficie del mondo materiale.

La sua arte, dunque, impregnata di simbolismo esoterico e di riferimenti a diverse tradizioni spirituali, riflette il suo impegno per la crescita interiore e la realizzazione spirituale. Battiato, attraverso la sua opera, condivide il suo viaggio di risveglio, offrendo un invito a esplorare la propria interiorità e a cercare una comprensione più profonda della realtà, dell'essere umano e del divino.

 

Il cammino verso il Buddismo

Nel corso degli anni, Battiato ha esplorato anche il Buddismo, in particolare la tradizione Dzogchen. Questo percorso, noto come il cammino della grande perfezione, è un approccio non graduale alla realizzazione spirituale, offrendo un sentiero diretto verso la consapevolezza e l'illuminazione. Battiato ha avuto la fortuna di incrociare questo cammino e la sua arte riflette la profondità di questa pratica.

La pratica Dzogchen, con il suo focus sulla meditazione e sulla consapevolezza in ogni momento, ha offerto, in particolare, a Battiato un quadro per approfondire la sua comprensione della mente e della realtà. Gli insegnamenti Dzogchen sostengono che ogni individuo ha già in sé la natura di Buddha, e il percorso verso la realizzazione non è altro che un processo di riconoscimento e rivelazione di questa natura fondamentale.

La sua arte, quindi, diventa un riflesso della profondità di questa pratica, un mezzo attraverso il quale Battiato esprime la sua comprensione della natura ultima della realtà e del sé. Le sue opere musicali e artistiche trasmettono spesso temi di unità, interconnessione e illuminazione, echi della sua pratica Dzogchen. Attraverso la sua arte, Battiato condivide non solo la sua personale ricerca spirituale, ma anche la saggezza e la profondità della tradizione Dzogchen, offrendo agli ascoltatori e agli osservatori un'opportunità per esplorare e riflettere sul proprio percorso verso la consapevolezza e l'illuminazione.

 

Battiato e la reincarnazione

Nel suo album “Apriti Sesamo”, pubblicato nel 2012, Battiato ha espresso il suo pensiero sulla vita, la morte e la rinascita, toccando il concetto di reincarnazione, un tema che ha attraversato diverse culture e tradizioni spirituali nel corso dei secoli.

Nella canzone “Testamento”, sembra prepararsi alla fine del suo ciclo di morte e rinascita. E si dichiara pronto a lasciare in eredità non solo beni materiali, ma anche insegnamenti e riflessioni profonde. Il testo del brano è un viaggio attraverso i pensieri dell'artista, che esprime il desiderio di lasciare agli eredi “l'imparzialità, la volontà di crescere e capire, e uno sguardo feroce e indulgente”. Ad un tratto menziona le Scritture: “Cristo nei Vangeli parla di reincarnazione”.

Il concetto di reincarnazione è strettamente legato all'idea di un ciclo continuo di nascita, morte e rinascita, in cui l'anima trascende la morte fisica per rinascere in una nuova forma. Battiato, nel suo testo, esprime la consapevolezza di questa continuità esistenziale, affermando: “Noi non siamo mai morti / E non siamo mai nati”. Queste parole riecheggiano l'idea che l'essenza spirituale dell'individuo non muore mai, ma continua a esistere in diverse forme attraverso il ciclo della reincarnazione.

La canzone “Testamento” è permeata da un'atmosfera di riflessione e accettazione della vita e della morte come parti di un tutto più grande. Battiato esprime il suo apprezzamento per ogni aspetto della sua vita mortale, anche per i dettagli più umili e terreni. Questa accettazione della vita in tutte le sue forme è un elemento chiave nella comprensione della reincarnazione, che vede la vita e la morte come momenti di un ciclo eterno e ininterrotto.

Nel contesto della canzone, Battiato affronta anche il tema della caduta e della risalita, simbolo del ciclo di morte e rinascita: “Ma le oscure cadute nel buio / Mi hanno insegnato a risalire”. Queste parole sottolineano l'importanza dell'apprendimento e della crescita attraverso le esperienze di vita, anche quelle più difficili, come parte del percorso spirituale dell'individuo fino alla sua “liberazione”.

 

Conclusioni

Franco Battiato è un esempio straordinario di come l'arte e la vita possano essere un percorso di esplorazione e realizzazione spirituale. Le sue opere, intrise delle tradizioni e delle filosofie che ha esplorato, continuano a ispirare e guidare coloro che sono alla ricerca della luce interiore e della comprensione profonda della vita e della divinità. Battiato ci invita a risvegliare la nostra consapevolezza, a cercare la vera sapienza, e a percorrere il cammino verso la realizzazione spirituale.

Nel suo vasto repertorio musicale, alcuni album e canzoni si distinguono per la loro profondità filosofica e spirituale. “L'era del cinghiale bianco” del 1979 è un esempio emblematico, con testi che esplorano temi e simbolismi di consapevolezza e ricerca spirituale. La canzone “Cuccurucucù” dall’album “La voce del padrone” del 1981 è un altro esempio di come Battiato unisca la sua arte alla sua ricerca spirituale, con un testo che esplora la natura dell'amore e della sofferenza.

Un altro album significativo è “Gommalacca” del 1998, in cui Battiato esplora temi legati all'Oriente e alla meditazione, riflettendo la sua crescente immersione nella tradizione buddista e in particolare nella pratica Dzogchen. La canzone “La Cura”, contenuta nell'album “L'imboscata” del 1996, è una delle sue opere più celebri, un inno d'amore che esprime anche un profondo senso di compassione, valore centrale nella filosofia buddista.

La canzone “L'ombra della luce” è un profondo inno spirituale. Il testo è permeato da un'atmosfera mistica, che riflette la continua ricerca di Battiato di una comprensione più profonda della vita. La canzone esprime l'idea che anche nell'oscurità e nell'ombra c'è la presenza della luce, un simbolo di speranza, rinascita e liberazione.

Il ritornello della canzone, “Sono solo l'ombra della luce”, sottolinea il concetto che anche l'ombra, che può sembrare oscura e priva di vita è intrinsecamente connessa alla luce e non può esistere senza di essa. Questa idea riflette la filosofia orientale e buddista della dualità e dell'interconnessione di tutte le cose, un tema ricorrente nel lavoro di Battiato. La canzone suggerisce che anche nei momenti di oscurità e difficoltà, la luce è sempre presente, offrendo guida, speranza e la possibilità di rinascita e rinnovamento spirituale.

Attraverso la sua musica, Battiato offre non solo bellezza e armonia, ma anche profonde riflessioni sulla natura della vita, dell'amore, e della spiritualità. Il suo lavoro continua a risuonare con coloro che cercano una comprensione più profonda della realtà, offrendo ispirazione e guida nel percorso verso la consapevolezza e la realizzazione spirituale. Nel ricordare Battiato, è essenziale esplorare il suo repertorio musicale e artistico, per avvicinarsi alla ricchezza del suo pensiero e alla profondità della sua ricerca spirituale.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche di Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale

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