di Francesco Pungitore*
Le 4P del Marketing Mix - Prodotto, Prezzo, Punto vendita (Place) e Promozione - rappresentano, da lungo tempo, la pietra angolare delle strategie aziendali più efficaci. Tuttavia, con l'avvento dell'era digitale e, in particolare, delle piattaforme social, è emersa la necessità di riconsiderare e ampliare questo modello tradizionale. C’è una quinta P - People - che sottolinea l'importanza delle relazioni umane nel processo di marketing.
Le quattro P originarie
Le 4P sono un concetto consolidato che offre un insieme strutturato (framework) per la gestione e l'ottimizzazione delle strategie di marketing. Queste includono:
L'evoluzione digitale
L'avvento dell'era digitale ha rivoluzionato il modo in cui le aziende interagiscono con i consumatori. Le piattaforme social, in particolare, hanno reso possibile una comunicazione bidirezionale, permettendo alle aziende di ricevere feedback in tempo reale e di adattare le loro strategie di conseguenza.
La quinta P - People
Il concetto di People emerge, quindi, come una quinta P necessaria, ribadendo l'importanza del fattore umano nel processo di marketing. In questa nuova ottica, il prodotto non è più solo un'entità statica calata dall'alto, ma diventa il risultato di un processo circolare di feedback continuo tra azienda e persone. Queste ultime sono intese non solo come i clienti, ma come tutte le parti interessate che interagiscono con l'azienda.
La visione di Kotler
Philip Kotler, spesso considerato il padre del marketing moderno, ha sempre sottolineato l'importanza delle relazioni umane nel marketing. Nei suoi libri, Kotler discute la necessità di un approccio olistico che tenga conto delle esigenze e delle aspettative delle persone. L'aggiunta della quinta P (People) al Marketing Mix, riflette e amplia le idee di Kotler, proponendo un modello che abbraccia l'umanità e le relazioni come pilastri fondamentali di una strategia di marketing efficace.
La P di People nell'era dell'intelligenza artificiale
Con l'avanzare della tecnologia e l'introduzione dell'intelligenza artificiale (IA) nel dominio del marketing, la P di People assume una rilevanza ancora maggiore. L'IA offre strumenti potenti per l'analisi dei dati e l'automazione, ma è il fattore umano che mantiene un'essenza autentica e una connessione genuina tra il brand e il suo pubblico. In un'era in cui le interazioni automatizzate stanno diventando la norma, le relazioni diventano la chiave che può offrire un vantaggio competitivo. In un'epoca in cui le relazioni digitali sono sempre più mediate da algoritmi, la capacità di mantenere una connessione umana genuina diventa un valore distintivo per le aziende.
La quinta P enfatizza, non a caso, l'importanza di mantenere un approccio umanizzato nonostante l'adozione di tecnologie avanzate. Per esempio, mentre l'IA può gestire grandi volumi di interazioni con i clienti, la comprensione profonda e l'empatia si rivelano insostituibili. Inoltre, è attraverso il dialogo continuo e il feedback diretto delle persone che le aziende possono ottenere insight preziosi per guidare l'innovazione e l'adattamento di nuove strategie.
Conclusioni
L’integrazione della quinta P nel Marketing Mix tradizionale riflette la crescente rilevanza delle relazioni umane in un mondo sempre più digitale. Questo ampliamento del modello tradizionale suggerisce un paradigma in cui il feedback continuo e l'interazione con le persone diventano essenziali per il successo delle strategie di marketing, in linea con le visioni proposte da Kotler. L'approccio umanizzato al marketing non solo rispecchia l'evoluzione del comportamento del consumatore, ma sottolinea anche l'importanza di costruire relazioni autentiche e durature nel contesto competitivo contemporaneo.
Glossario utile
Questi termini e concetti possono fornire una comprensione più profonda del ruolo cruciale che le persone giocano nel moderno panorama del marketing, in particolare nell'era digitale e social.
*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche di Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale. Direttore Tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale