di Francesco Pungitore*
Ecco le GPTs, piccole “versioni” del famoso ChatGPT, nuove entità digitali che promettono una personalizzazione estrema nella generazione di contenuti, spaziando su argomenti specifici e verticali. La possibilità di creare un GPT personale non è solo un'innovazione tecnologica; rappresenta un potenziale punto di svolta, paragonabile all'era dell'App Store. Queste GPTs potrebbero diventare le nuove applicazioni dell'intelligenza artificiale.
Ma cosa sono?
Le funzioni GPTs, come descritte nel contesto della conferenza DevDay di OpenAI, rappresentano una nuova evoluzione nell'ambito dell'intelligenza artificiale. Sono fondamentalmente versioni più piccole, personalizzabili e specifiche di ChatGPT, progettate per svolgere compiti mirati. Ecco alcuni punti chiave.
Personalizzazione: a differenza dei modelli GPT standard che sono generalisti, i “nuovi” GPT sono progettati per essere personalizzati con conoscenze e competenze specifiche. Questo significa che possono essere addestrati o programmati per eseguire compiti molto specifici, basati su istruzioni o conoscenze extra fornite.
Accessibilità: la loro programmazione può essere effettuata anche da chi non possiede competenze avanzate in programmazione. Questo apre la tecnologia IA a un pubblico più ampio, permettendo anche agli utenti meno tecnici di creare soluzioni personalizzate.
Funzionalità vocale: La possibilità di creare e programmare queste GPTs tramite comandi vocali aumenta ulteriormente la loro accessibilità e facilità d'uso.
Autonomia: una volta configurati, questi mini bot funzionano come assistenti digitali autonomi. Non sono semplici strumenti nelle mani degli utenti, ma diventano entità capaci di agire e rispondere autonomamente, svolgendo compiti specifici senza intervento umano continuo.
Potenziale: la promessa di queste GPTs è di trasformare sia la vita quotidiana delle persone sia le operazioni aziendali, rendendo l'intelligenza artificiale più facilmente integrabile in vari aspetti e scenari.
In sostanza, le funzioni GPTs rappresentano un passo avanti significativo nel rendere la tecnologia AI più personalizzabile, accessibile e autonomamente funzionale per un'ampia gamma di applicazioni.
Il primo contatto
Nel menu di esplorazione si distinguono due gruppi: uno per utilizzare ChatGPT in modi specifici e l'altro per scopi più generali. L'uso di queste GPTs sembra intuitivo e promettente. Una di queste, soprannominata “The Negotiator”, ad esempio, offre interessanti approcci alla negoziazione, fornendo esempi e strategie su vari ambiti. La sua capacità di guidare l'utente attraverso processi complessi, come le trattative salariali o la risoluzione di conflitti, è notevole.
Nuove frontiere
Uno degli aspetti più affascinanti del nuovo update di OpenAI è l’applicabilità nei campi più creativi. Ad esempio: posso avere un GPT dedicato a generare pagine da colorare per bambini, con la possibilità di richiedere specifiche personalizzazioni come un drago in stile medievale. Questa flessibilità apre nuove strade nell'educazione e nell'intrattenimento, mostrando come l'IA possa essere un prezioso alleato nel mondo della scuola.
Conclusioni
La rivoluzione GPTs segna un passaggio fondamentale nel campo dell'intelligenza artificiale, aprendo la strada a un'ampia gamma di applicazioni pratiche e personalizzabili. La capacità di creare collaboratori digitali altamente specializzati, come un assistente di cucina che suggerisce ricette basandosi sugli ingredienti disponibili, un insegnante di matematica per aiutare i bambini nei compiti, o un tecnico per risolvere problemi in ufficio, illustra solo una frazione delle potenzialità di questa tecnologia.
La vera forza di queste nuove funzioni di ChatGPT risiede nella loro interfaccia conversazionale. Essi mantengono l'interazione intuitiva e naturale tipica dei chatbot, permettendo agli utenti di dialogare con questi assistenti digitali come se fossero esseri umani. Questo approccio rende la programmazione estremamente accessibile: non è necessaria una conoscenza pregressa di codice informatico. In pratica, qualsiasi persona può “insegnare” a ChatGPT compiti e funzioni specifiche, semplicemente parlando e fornendo istruzioni e dati.
La versatilità è quasi illimitata, poiché le applicazioni create possono essere adattate per diventare qualsiasi tipo di assistente o strumento digitale, trasformando radicalmente non solo la produttività personale e aziendale, ma anche la qualità della vita quotidiana. Questa tecnologia apre una nuova era in cui l'intelligenza artificiale non è più solo uno strumento nelle mani di specialisti, ma diventa un compagno digitale onnipresente e personalizzato, capace di adattarsi e rispondere alle esigenze individuali in modo dinamico e intuitivo.
*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche di Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale. Direttore Tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale