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Le novità dell’IA: Sora di OpenAI e Giurematrix per gli avvocati

Innovazioni senza precedenti per i contenuti multimediali e per il mondo legale. Ecco come funzionano…

di Francesco Pungitore*

 

L'Intelligenza Artificiale sta rapidamente trasformando ogni settore. Le due novità delle ultime ore si chiamano Sora (creazione di OpenAI) e Giurematrix (pioniere nell'assistenza legale). Vediamo in breve le loro funzionalità, potenzialità e implicazioni.

Sora: una nuova frontiera

Sora rappresenta l'evoluzione naturale nell'ambito della generazione di contenuti IA. Dopo il successo di ChatGPT e le capacità di modelli come Dall-E e Midjourney di trasformare testi in immagini, il nuovo nato di OpenAI alza ulteriormente l'asticella consentendo la creazione di video dettagliati e realistici a partire da semplici prompt. Questa piattaforma sfrutta avanzati algoritmi e un'architettura di apprendimento profondo per interpretare le istruzioni fornite e generare rappresentazioni video che superano le tradizionali animazioni di immagini statiche.

Sora analizza le descrizioni testuali e, attraverso un processo di iterazioni, trasforma il “rumore” iniziale in scene significative. Questo modello di IA riesce a comprendere e modellare il movimento degli oggetti nello spazio, permettendo la creazione di video con personaggi dinamici, ambientazioni complesse e interazioni realistiche.

Attualmente, i video generati da Sora non possono superare il minuto di durata, ma già dimostrano una capacità di interpretare richieste complesse. Le applicazioni future potrebbero includere simulazioni educative, storytelling visivo e marketing innovativo. Oggi l'accesso a Sora è limitato solo a gruppi selezionati di esperti “per assicurare uno sviluppo responsabile” di questa tecnologia. Parole di Sam Altman.

 

Giurematrix: l'assistente legale

Giurematrix emerge come un innovativo assistente legale basato sull'IA generativa, progettato per supportare gli avvocati nelle loro attività quotidiane. Questo chatbot offre funzionalità come la ricerca smart di giurisprudenza, la proposta di transazioni, la formulazione di tesi interpretative, suggerimenti strategici e molto altro.

Alimentato da un'ampia base di dati che include il codice civile italiano, la giurisprudenza e la dottrina, Giurematrix elabora le richieste rispettando i principi di interpretazione delle norme nazionali. Grazie al suo approccio basato sull'IA, questo strumento è in grado di fornire “assistenza predittiva” su esiti giudiziari, mostrando una notevole accuratezza nei test iniziali.

Giurematrix si distingue per la sua capacità di integrare l'intelligenza artificiale nelle pratiche legali, offrendo agli avvocati un supporto inedito nella gestione dei casi. Tuttavia, nonostante l'entusiasmo, persiste una certa cautela tra i professionisti del settore, con il 50% degli avvocati ancora scettici sull'affidare la generazione di documenti legali a un'IA.

 

Conclusioni

Sora e Giurematrix rappresentano due facce della medaglia dell'innovazione tecnologica: una guarda alla creazione di contenuti multimediali, l'altra all'assistenza legale. Entrambe promettono di apportare cambiamenti significativi nei rispettivi campi, spingendo i limiti della creatività e dell'efficienza. Mentre Sora si propone di democratizzare la produzione di contenuti video, Giurematrix mira a rendere più veloci le attività di studio degli avvocati. Nonostante le precauzioni necessarie, queste tecnologie segnano, sicuramente, un passo avanti significativo verso l'integrazione dell'IA nella vita quotidiana e professionale, aprendo nuove prospettive di innovazione.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche di Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale. Direttore Tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale

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