di Francesco Pungitore*
Mentre le crisi economiche e l’inflazione mettono a dura prova i sistemi monetari tradizionali, emergono tecnologie di pagamento “alternative”, prodromi di un nuovo ordine digitale. Intelligenza artificiale e blockchain, insieme, cambiano il concetto stesso di “transazione”, promettendo anche nuove prospettive di sicurezza e praticità.
Il “caso” Argentina
In Argentina, un Paese segnato da una cronica instabilità economica e da tassi di inflazione tra i più alti al mondo, sta prendendo piede la distribuzione di criptovalute tramite la scansione dell'iride. Questo approccio mira a sfruttare la tecnologia blockchain per offrire un'alternativa stabile alla cosiddetta moneta fiat (cioè non supportata da un bene fisico, come l'oro o l'argento, ma piuttosto dal credito del governo stesso), distribuendo equamente le risorse digitali e offrendo una via d'uscita dall'inflazione galoppante. La scansione dell'iride serve a creare un identificativo biometrico univoco per ogni individuo, garantendo sicurezza e personalizzazione nell'accesso a servizi e dispositivi, prevenendo frodi e abusi. Una volta completata l'identificazione iniziale, le future transazioni non richiederanno di “mostrare” l'occhio, ma si baseranno su sistemi digitali sicuri per effettuare pagamenti.
La Cina sceglie la biometria
Dall'altro lato del mondo, la Cina sta consolidando il proprio status di società (quasi) senza contanti, abbracciando pagamenti basati sulla biometria facciale e del palmo della mano. Queste metodologie, introdotte da alcuni anni, permettono ai cittadini di effettuare acquisti con un semplice gesto o uno sguardo, eliminando la necessità di portafogli fisici, contanti o carte di credito. Dietro queste transazioni c'è l'AI, che analizza e verifica i tratti biometrici in tempo reale, offrendo un livello di sicurezza e convenienza senza precedenti.
Perché queste tecnologie sono promettenti?
Le criticità
Nonostante le promesse, le questioni legate alla privacy e alla sicurezza dei dati biometrici rimangono una preoccupazione primaria. Il rischio di un utilizzo improprio delle informazioni personali solleva dubbi etici e legali che devono essere ancora discussi. L'accumulo di dati da transazioni e identificazioni biometriche evidenzia domande significative riguardo alla sorveglianza da parte di entità governative e private. Inoltre, la necessità di standardizzazione e di una regolamentazione chiara è impellente per garantire che le tecnologie siano implementate in modo responsabile e sicuro.
In conclusione, mentre il futuro dei pagamenti sembra indiscutibilmente digitale, il percorso verso un'adozione globale di queste tecnologie sarà costellato di sfide. Tuttavia, l'integrazione dell'intelligenza artificiale e della blockchain nei sistemi di pagamento rappresenta un'evoluzione già in atto nel nostro rapporto con il denaro.
*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche di Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale. Direttore Tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale