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A Torino la laurea in “Intelligenza Artificiale per Biomedicina e Sanità”

Un nuovo percorso universitario interdisciplinare 

di Francesco Pungitore*

 

L'Università di Torino ha inaugurato, per l'anno accademico 2023-2024, una laurea magistrale in “Artificial Intelligence for Biomedicine and Healthcare”. Questo corso, erogato completamente in lingua inglese, si pone come obiettivo la formazione di professionisti specializzati nell'applicazione dell'intelligenza artificiale nel campo biomedico e sanitario.

Collaborazioni interdisciplinari

Il nuovo percorso di studi nasce dalla sinergia tra diversi dipartimenti dell'ateneo. La collaborazione tra i dipartimenti di Oncologia, diretto dal prof. Federico Bussolino, e di Informatica, sotto la guida della prof.ssa Susanna Donatelli, ha giocato un ruolo chiave. Ma la partecipazione non si ferma qui: sono coinvolti anche i dipartimenti di Scienze Cliniche e Biologiche, Giurisprudenza, Filosofia e Scienze dell’Educazione, e Management. Questa interdisciplinarietà è un chiaro segno dell'importanza di un approccio integrato nell'ambito della formazione in IA e salute.

 

Rispondere alle esigenze del futuro

La rivoluzione digitale sta trasformando ogni settore, e l'ambito sanitario non fa eccezione. Con l'esplosione dei dati disponibili e le avanzate tecniche di intelligenza artificiale, come il machine learning e il deep learning, c'è una crescente necessità di professionisti capaci di gestire e interpretare queste informazioni. Questa laurea magistrale mira a colmare il divario tra le risorse tecnologiche disponibili e la carenza di esperti in grado di sfruttarle al meglio.

 

Un curriculum completo

Il corso, della durata di due anni e strutturato in 120 crediti, offre insegnamenti che spaziano dalla biomedicina all'analisi e gestione informatica dei dati. Ma non si tratta solo di tecnica: gli studenti approfondiranno anche tematiche etiche, legali ed economiche legate alla gestione dei dati biomedici. La formazione pratica avrà un ruolo centrale, con tirocini presso aziende, enti pubblici o privati, e opportunità di esperienze all'estero.

 

La figura del laureato

Il laureato in “Artificial Intelligence for Biomedicine and Healthcare” sarà una figura ponte tra il mondo biomedico e quello dell'analisi dei dati. Con solide competenze in entrambi gli ambiti, sarà in grado di facilitare la comunicazione e la collaborazione tra settori che, troppo spesso, parlano lingue diverse. Questa formazione rappresenta un passo avanti verso l'integrazione efficace dell'innovazione digitale nel settore biomedico e sanitario.

 

Ambiti di applicazione dell'IA in ambito sanitario

L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore sanitario, offrendo soluzioni innovative in una vasta gamma di ambiti. Nella diagnostica per immagini, ad esempio, gli algoritmi di IA sono in grado di identificare anomalie con precisione paragonabile, se non superiore, a quella degli esperti umani, permettendo diagnosi più rapide e accurate. Nel campo della ricerca farmaceutica, l'IA accelera la scoperta di nuovi farmaci analizzando rapidamente enormi set di dati per identificare potenziali composti terapeutici. La gestione e l'analisi dei dati dei pazienti, come cartelle cliniche e risultati di laboratorio, beneficiano anch'esse dell'IA, che può prevedere l'insorgenza di malattie o complicanze, personalizzando i piani di trattamento. Inoltre, i chatbot e gli assistenti virtuali stanno diventando sempre più comuni come strumenti di triage, rispondendo a domande frequenti dei pazienti.

 

Verso l'era dell'ospedale virtuale

L'avvento dell'ospedale virtuale segna una svolta epocale nel panorama sanitario. L'intelligenza artificiale, con le sue capacità avanzate, permette di monitorare e gestire la salute dei pazienti a distanza, offrendo diagnosi tempestive e precise e proponendo trattamenti personalizzati. Questa rivoluzione digitale non è legata a luoghi specifici: attraverso vari dispositivi, è possibile tenere sotto controllo sintomi e valori dei pazienti, affinando costantemente i modelli di IA. L'idea di un ospedale virtuale si concretizza in un modello in cui le cure vengono erogate direttamente nelle abitazioni dei pazienti, riservando gli ospedali tradizionali solo ai casi più gravi. Gli esperti prevedono che, con un impegno sostenuto nel prossimo triennio, molti di questi modelli avanzati diventeranno realtà.

 

Conclusioni

Mentre ci avviciniamo a un futuro in cui l'IA gioca un ruolo centrale nella sanità, l'importanza di formare esperti qualificati e di garantire sicurezza ed efficacia nelle soluzioni proposte non può essere sottovalutata. La strada verso un'assistenza sanitaria ottimizzata e personalizzata, guidata dall'IA, è chiara e, con l'impegno congiunto di istituzioni educative, professionisti e ricercatori, si avvicina sempre di più alla realizzazione. In questo contesto, diventa fondamentale che il sistema dell’istruzione, a partire dalle scuole superiori, inizi a integrare programmi formativi focalizzati sull'IA. Preparare gli studenti fin dai banchi di scuola a comprendere e utilizzare questi modelli sarà cruciale per garantire che, una volta entrati nel mondo universitario, possano beneficiare di corsi di laurea sempre più calibrati e avanzati sull'IA. Solo attraverso una formazione continua e aggiornata, che inizia già nelle fasi iniziali del percorso educativo, potremo garantire un futuro all'avanguardia, sanitario e non solo, efficiente e al passo con le innovazioni tecnologiche.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche di Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale. Direttore Tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale

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