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La realtà virtuale tra delusioni di mercato e promesse tecnologiche

Un mercato che trova le sue applicazioni più interessanti oltre il puro intrattenimento

di Francesco Pungitore*

 

Il settore della realtà virtuale e aumentata si trova attualmente in uno stato di contrasto acuto. Da un lato, grandi aziende tecnologiche come Meta, Google e Apple si sfidano in un mercato ancora in via di maturazione, dove i visori VR vendono meno del previsto, suscitando timori su un possibile rallentamento dell'innovazione in questo campo. Dall'altro lato, emergono promettenti applicazioni mediche, terapeutiche ed educative che potrebbero ridefinirne il valore.

Previsioni ridimensionate

Apple recentemente ha ridotto drasticamente le sue previsioni di spedizione per il suo visore Vision Pro, passando da una stima iniziale di 700-800mila unità a soli 400-450mila. Questo taglio sostanziale mette in luce una domanda incerta e possibili difficoltà nel convincere il pubblico della praticità quotidiana dei dispositivi VR, nonostante il grande battage pubblicitario. Il giornalista di Bloomberg, Mark Gurman, ad esempio, osserva che, nonostante un impiego iniziale frequente, il Vision Pro risulta essere troppo ingombrante e complicato per un utilizzo quotidiano. Simili problematiche sono state segnalate anche per altri dispositivi concorrenti come il Meta Quest, suggerendo che questi problemi non sono unici di Apple ma affliggono l'intero settore.

 

Le applicazioni più interessanti

In netto contrasto con le difficoltà del mercato consumer, la realtà virtuale sta trovando un terreno fertile in medicina nel campo della psicologia, offrendo, ad esempio, nuove metodologie per il trattamento di disturbi come l'ansia e il panico. Gli ambienti virtuali consentono un'esperienza di immersione totale che può essere modulata per esigenze specifiche, come la terapia di esposizione per le fobie. Inoltre, la VR sta aprendo nuove frontiere nell'educazione, offrendo esperienze immersive che trasportano gli studenti oltre i confini tradizionali delle aule scolastiche. Dal visitare l'antica Roma a esplorare ecosistemi biologici complessi, la VR ha il potenziale per rendere l'apprendimento più interattivo e memorabile.

 

Conclusioni

Nonostante le sfide di mercato, la realtà virtuale continua a offrire opportunità significative. Le aziende tecnologiche potrebbero ripensare, a questo punto, le strategie di commercializzazione e forse considerare una riduzione dei prezzi o la produzione di modelli più accessibili e meno complessi. Nel frattempo, i progressi nel campo della medicina, salute mentale e dell'educazione sottolineano il potenziale duraturo della VR come strumento di trasformazione, oltre il semplice intrattenimento. La strada futura della realtà virtuale sarà determinata non solo dalla capacità delle aziende di galleggiare in un mercato incerto, ma anche dall'innovazione continua nelle applicazioni pratiche che potrebbero, alla fine, spingere un'adozione più ampia e profonda di questa tecnologia.

 

*giornalista professionista, docente di Filosofia, Storia, Scienze Umane e Tecniche di Comunicazione con Perfezionamento post-laurea in Tecnologie per l’Insegnamento e Master in Comunicazione Digitale. Direttore Tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale

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