di Giovanni De Giorgio*
Da tanti anni mi interesso si omeopatia, la esercito e la studio, e man mano che il tempo passa, mi rendo conto di quanto sia complicata questa disciplina. Trascorrono gli anni, ed io continuo a studiare, e anche a scrivere, poiché la scrittura mi aiuta a risolvere tante complicazioni, mi stimola a organizzare adeguatamente le mie conoscenze e mi sprona a comprendere meglio gli argomenti scientifici. Quando scrivo, devo anche leggere e studiare, e le conoscenze teoriche che acquisisco attraverso lo studio, la lettura e la scrittura le riverso organicamente nella pratica, nel lavoro, nella mia attività professionale. I miei maestri mi hanno insegnato che la scrittura è parte integrante dell'attività del medico e che la pubblicazione di articoli e libri è una importante forma di condivisione di idee, esperienze e conoscenze. Concordo pienamente con questi insegnamenti e ringrazio i miei maestri che mi hanno aperto la mente e incoraggiato a usare la penna per condividere il pensiero medico. Anche con queste poche righe vorrei comunicare e condividere il sapere.
Ci provo. Di recente ho pubblicato una dissertazione dal titolo “Intelligenza artificiale, omeopatia e competenza narrativa” (1) in cui affermo chiaramente che l'IA può sostenere il medico durante l'attività professionale, ma non può sostituirlo. Questo concetto lo avevamo già esternato, Giulio Tarro ed io (nella foto ndr), in un articolo pubblicato sul “British Journal of Healtcare and Medical Research”. rivista peer-reviewed che pubblica articoli di ricerca originali e di alta qualità (2). In un altro articolo, pubblicato sempre sulla stessa rivista, avevamo promosso un confronto tra medicina omeopatica e medicina narrativa (3) e avevamo spiegato che le narrazioni sono parte integrante della cura omeopatica. Tenendo conto dei lavori citati, per approfondire gli argomenti, organizzare le mie conoscenze e condividerle con i miei lettori, ho pubblicato una dissertazione sulla competenza narrativa dell'omeopata e sulla possibilità di integrare l'IA nell'omeopatia. L'integrazione delle conoscenze omeopatiche con quelle algoritmiche sta già avvenendo e, giusto per convincersene, è sufficiente fare una ricerca bibliografica per individuare articoli autorevoli che dimostrano l'utilità di lavorare con l'usilio di un chatbot omeopatico. Niente di strano: “L'Intelligenza Artificiale (IA), utilizzata saggiamente, può supportare l'attività dell'omeopata senza compromettere alcunché, senza snaturare l'omeopatia, senza inficiare la terapia, senza danneggiare l'empatia e la compassione, senza disumanizzare e avvilire la comunicazione medico-paziente, senza ostacolare l'integrazione delle narrazioni nella diagnosi e nel processo di guarigione” (1). Per evitare fraintendimenti, ci tengo a sottolineare che le narrazioni, da sole, non curano e non guariscono, tranne in alcuni casi, ma se vengono integrate sapientemente nelle diagnosi e nelle terapie basate su corrette e precise prescrizioni di medicinali omeopatici, esse agevolano cure e guarigioni. L'omeopatia prevede l'utilizzazione corretta di medicinali ultradiluiti e dinamizzati. Questi medicinali oggigiorno vengono sperimentati scientificamente nella cura di patologie gravi e meno gravi (4, 5, 6), ma ulteriori esperimenti e approfondimenti sono necessari. Spero che gli articoli appena citati e i lavori che ho realizzato con Giulio Tarro (scienziato di fama mondiale e collaboratore del grande Albert Sabin) possano contribuire a generare ulteriori stimoli per realizzare studi scientifici sull'omeopatia, sull'intelligenza artificiale, sull'approccio omeopatico-narrativo e su quello omeopatico-conversazionale. La mia dissertazione, in un certo senso, rappresenta una dilatazione riflessiva su argomenti che avevo già trattato assieme al grande medico, Tarro, scienziato umile e simpatico con cui ho avuto il piacere di conversare a lungo e costruttivamente (7). Mi onoro di aver conversato, dialogato e collaborato con un maestro, un maestro di medicina e di pensiero, un maestro di larghe vedute, aperto al dialogo e intellettualmente onesto. Un maestro verso cui va tutta la mia stima. Anche questo mi piace scrivere. E lo scrivo col cuore. [27.09.2025]
*Medico Chirurgo, Omeopata e Agopuntore, iscritto al Registro degli Omeopati e al Registro degli Agopuntori presso l'Ordine Provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Membro del Comitato Scientifico dell'Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale.
Riferimenti