di Luca Tealdi
Conclusa la gara inaugurale della stagione 2021 di MotoGP. A Losail brilla Viñales, che si impone sulle due Ducati di Zarco e Bagnaia. Mir, quarto, dimostra che c’è un motivo se lo scorso anno si è aggiudicato il titolo. Calo improvviso del posteriore sia per Quartararo che per Rossi, quinto e dodicesimo. “Problemi con l’ammortizzatore posteriore” per Morbidelli, diciottesimo sotto la bandiera a scacchi. Top 10 per Bastianini, che è il primo dei rookies al traguardo. Ottima partenza e ottimo inizio di gara di Martin, che ha poi finito quindicesimo. Il prossimo 4 aprile la seconda gara ancora in Qatar.
Pronti via e immediatamente una gara piena di spettacolo e battaglia. A Losail l’ha spuntata Viñales, che ha fatto un lavoro incredibile, soprattutto mentale per essere più rilassato in sella, come ha dichiarato Meregalli. E i risultati si vedono, adesso Top Gun riesce a guidare con freddezza e a non perdere lucidità. Il suo sguardo, i suoi occhi lucidi all’arrivo non sono altro che la manifestazione concreta della gioia per il lavoro svolto - che ha pagato - e della ritrovata spensieratezza in moto. Come nel 2017, quando affrontava la sua prima gara in Yamaha, Viñales ha tagliato il traguardo davanti a tutti e con oltre un secondo di vantaggio. Risultato importante per la squadra, risultato importante per sè.
Soprattutto per sè.
Dietro il pilota spagnolo c’è la Ducati Pramac di Zarco, che non arrivava a podio dallo scorso GP di Brno del 9 agosto. Importante riottenere questi risultati dopo il periodo buio in KTM. Chiude la top 3 Pecco Bagnaia, che ha anche condotto la gara fino al sedicesimo giro. La vittoria gli è sfuggita, quel che è certo è che il pilota italiano sembra aver ritrovato il giusto assetto per poter andar forte.
Appena fuori dal podio Joan Mir, che ha dimostrato, come se ce ne fosse ancora bisogno, che c’è un motivo se nel 2020 ha conquistato il titolo di campione del mondo. Mir, dopo esser partito dalle retrovie in decima posizione, è stato protagonista di una strepitosa rimonta che lo ha visto superare all’ultimo giro Zarco, arrivando secondo alla curva 15. Un errore in percorrenza della 16, l’ultima curva, ha però permesso al pilota francese e a Bagnaia di uscire dalla curva più forte e entrambi lo hanno superato al fotofinish sfruttando la potenza del motore Ducati. Ancora una volta il motore Ducati ha fatto la differenza, ancora una volta Mir ha dato prova del suo carattere in gara. Tanta la sicurezza con cui prendeva il gas in mano, tanta la percorrenza di curva, che gli ha permesso più volte di poter uscire più largo dalle curve sfruttando ugualmente i cavalli della sua Suzuki. “Ho ritrovato le sensazioni giuste” ha affermato nell’intervista post gara ai microfoni di GPOne.
Conclude quinto Quartararo, in calando con il passare dei giri. “El Diablo” era partito molto bene, aggressivo in staccata, osso duro da passare: Viñales ci ha impiegato qualche giro. “Quando si frena forte, significa che non si ha una buona percorrenza e si ha difficoltà a chiudere le linee”, aveva detto Melandri, voce tecnica della MotoGP su Dazn, riguardo alle frenate del pilota francese. “La moto si muove, non riesce ad essere fluido a centro curva” ha poi aggiunto per dare una plausibile spiegazione al momento di difficoltà di Quartararo.
Sesto Rins, che ha dato prova del passo in avanti della Suzuki rispetto alle qualifiche. In gara si è visto come la moto giapponese sia pulita, precisa, che limita al massimo i saltellamenti e i pompaggi. Ottimo lavoro da parte della squadra, che adesso dovrà cavarsela senza l’importante contributo di Davide Brivio (passato al team Alpine in F1).
Seguono Aleix Espargaro con l’Aprilia, che conferma i progressi della casa di Noale, Pol Espargaro con Honda HRC e Miller in nona posizione. Ottima prestazione di Bastianini all’esordio in MotoGP, decimo con la Ducati Avintia. Gara sotto le aspettative per Valentino Rossi, partito quarto e arrivato dodicesimo. Il pilota italiano è poi stato vittima di un contatto in curva 1 con Binder. In difficoltà anche il suo compagno di squadra Morbidelli, penultimo. Dietro di lui solo Savadori. Martin, partito con uno scatto fulmineo dalla quinta fila anche grazie al perfetto funzionamento del sistema holeshot, dalla quarta posizione è man mano sceso fino a concludere quindicesimo. Un punto per il pilota spagnolo che però durante i giri con il gruppo di testa ha accumulato tanta esperienza preziosa: girare con i più forti vale più di qualsiasi test, è esperienza pura.
Buona la prima: se queste sono le premesse, c’è un mondiale alle porte tutto da vivere.
Prossima tappa il 4 aprile, di nuovo sul circuito di Losail per la seconda gara del campionato 2021.
La classifica completa all’arrivo:
DNF: A. Márquez, Nakagami, Petrucci