di Luca Tealdi
Sul mozzafiato autodromo di Algarve, Portogallo, è giunta al termine la stagione agonistica 2022 di Alessandro Zanca, che lo ha visto impegnato per il secondo anno consecutivo nel campionato del mondo Supersport 300 con il team Kawasaki GP Project. Con il supporto della struttura di Alessio Altai, il diciottenne di Rimini ha condotto un anno di corse positivo e proficuo, in cui è cresciuto gara dopo gara e ha raccolto risultati soddisfacenti. Non sono mancati momenti più complicati - come la scivolata di Aragon dopo un contatto con un avversario (che bene al morale non ha fatto), o la caduta di Most che ha comportato l’esposizione della bandiera rossa - ma Zanca si è mostrato sempre determinato e motivato, e ha lavorato su ogni piccolo dettaglio con i tecnici della sua squadra. E i risultati si sono visti: è stata la stagione della prima volta in prima fila in qualifica, la stagione delle numerose lotte con il gruppo di testa, la stagione in cui ha conquistato il suo miglior piazzamento nella categoria (13º posto), quella in cui ha conquistato molteplici piazzamenti nei primi quindici e anche la stagione in cui è stato in testa in gara, in Portogallo. Soddisfazioni che il pilota italiano ha raggiunto grazie alla sua attitudine e al suo atteggiamento umile, sportivo e che lo ha portato a non darsi mai per vinto. Il numero cinquantanove ha rivolto per tutto l’anno una grande attenzione alla preparazione fisica e mentale, e già dai test invernali ad Aragon aveva fatto capire le sue intenzioni. In un mondiale che conta numerosi partecipanti come la Supersport 300, “Zanchino” e papà Alfredo possono ritenersi quindi felici di quanto fatto e consapevoli di aver dato il massimo in ogni situazione.
Un ruolo importante lo hanno avuto anche gli sponsor - Dakota, main sponsor, Rewin e Just1, che gli hanno fornito l’equipaggiamento tecnico, Calandrini Frutta, Adriatica Macchine, COS, Strategy Consulting, La Commerciale e Gierre Rappresentanze. Aziende che lo hanno supportato permettendogli di fare ciò che più ama.
Adesso, l’alfiere del team spoletino farà rientro a casa, continuando a lavorare - come ha sempre fatto - in vista delle sfide future.