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Zalone da record, per Quo Vado? una pioggia di milioni

Un solo segreto: una comicità che unisce senza essere mai banale

Sei giorni in sala e 37,2 milioni di incassi: non ci sono precedenti nella storia del cinema italiano per descrivere l’andamento da record di "Quo Vado?" l’ultimo film di Checco Zalone. La pellicola, prodotta da Valsecchi, anche nel giorno dell’Epifania ha fatto registrare 5,8 milioni di euro in cassa e viaggia spedita verso la soglia dei 40-50 milioni. La commedia è salita al quinto posto della classifica dei maggiori incassi nella storia del cinema italiano. Al quarto posto, c’è "Che bella giornata" (sempre Zalone), fermo a 43 milioni di euro. Il podio è formato da "Avatar" (65 milioni), "Sole a catinelle" (52 milioni, ancora Zalone) e "Titanic" (50 milioni). Ma qual è il segreto di Checco Zalone che ha addirittura divorato Han Solo e Luke Skywalker? Secondo il Quotidiano.net è semplice: unisce. Dal radical chic all'amante dei cinepanettoni. Dal politico al modaiolo. Del resto, il tema del posto fisso, ai tempi del Jobs Act tira. O, forse, è semplicemente merito di Zalone e della vera chicca del film: la canzone "Prima repubblica". C’è da aggiungere la scelta astuta del mese, cioè gennaio, con partenza a Capodanno, giorno che tantissime famiglie italiane dedicano al cinema. Il film, poi, è stato distribuito in 1.300 sale, cioè la distribuzione ne ha forzato in qualche modo il successo. Sul successo di "Quo Vado?" tutti hanno avuto qualcosa da dire. Politici e pensatori si sono espressi sul fenomeno Checco Zalone e i The Jackal hanno deciso di sintetizzare con un'infografica quelli che sono i commenti più diffusi, associando a ciascuno un punteggio per il livello d'intellettualità. "La sintassi cinematografica di Zalone è elementare, il suo successo è sintomo di una malattia culturale che risiede negli strati più profondi dell’inconscio collettivo", dice il commento apparentemente più complesso e articolato, che guadagna un bel 4. Ma alla fine il podio se lo aggiudica un'altro: "ahahaha andiamo al cinema ci divertimm", con 57 punti. Che in effetti è lo stesso intento di chi ha preso zero. Ma quello di Zalone potrebbe non essere un successo momentaneo. Secondo l'attore comico Lino Banfi puà "durare almeno 20 anni". "Zalone cresce a ogni film - aggiunge - non è un artista destinato a esaurirsi in 4-5 anni. Anch’io avevo molti spettatori, mai però quanto lui. Neanche negli Ottanta c’erano fenomeni simili. Eppure era un decennio d’oro: Benigni, Troisi, Verdone, Nuti, Benvenuti. Non ne faccio una questione di talento, ma nessuno aveva allora i numeri di Zalone. Al limite Celentano. Erano anni buoni, capitava di fare 5 miliardi al botteghini. Poi arrivava Adriano e faceva 20 miliardi".

 

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